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“L’acqua non si può imbottigliare”: la piccola cittadina che dice ‘no’ alla Nestlè

Cascade Locks è una cittadina dell’Oregon di poco più di mille abitanti. Eppure qui forse si è fatto un pezzo dell’economia dei prossimi anni.
A cura di Biagio Chiariello
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Cascade Locks è una piccola comunità dell’Oregon: 1200 abitanti a 70 km da Portland, nella contea di Hood River, e il 17 maggio scorso ha vietato alla Nestlé di imbottigliare e commercializzare l’acqua di uno degli affluenti del fiume Columbia (Oxbow Springs) che passa proprio per la cittadina. La multinazionale alimentare  – proprietaria tra l’altro dei marchi Acqua Panna e San Pelle – voleva accaparrarsi più di 450 milioni di litri l’anno di quest’acqua (pari al 10% dei consumi totali di Cascade Locks) e venderla in 1.6 milioni di bottigliette di plastica l’anno. Ma gli ambientalisti si sono opposti, coinvolgendo la popolazione. E alla fine la questione è arrivata ad un referendum, il cui risultato è stato una vittoria dei ‘no’ al progetto Nestlé.

E questo nonostante sarebbe stato un affare per la comunità: 135 mila dollari extra di tasse e l'assunzione di quasi la metà dei cittadini disoccupati di Cascade Locks. Non a caso il Municipio della cittadina dell’Oregon si è opposto alla decisione del voto, e lunedì, ha deciso di consultare dei legali per trovare una soluzione e portare avanti l’iniziativa con Nestlé. "Quello che il Municipio ha detto l'altra sera è ‘non vogliamo dire no a un'opportunità se c'è ancora una via per proseguire'", ha detto il sindaco Gordon Zimmerman  al quotidiano locale "The Oregonian". Zimmerman ha fatto notare che mentre il 69% dei votanti di Hood River ha sostenuto il divieto, lo ha fatto solo il 42% di quelli di Cascade Locks. Ma quello che conta è il voto della contea. Quindi discorso chiuso.

Aurora del Val, abitante di Cascade Locks e promotrice della Local Water Alliance, gruppo che si oppone al progetto con Nestlé, ha fatto presente che il "42% rappresenta un'opposizione piuttosto forte. Le autorità cittadine dovrebbero solamente rispettare il volere dei votanti”, ha affermato a "The Oregonian". E ancora gli attivisti di Local Water Alliance sottolineano che Hood River County è “un'area a rischio siccità e l'acqua un bene comune troppo importante per permettere ai privati di sottrarlo alla comunità". "Se oggi l'acqua è una risorsa critica, ancor di più lo sarà negli anni a venire, quando aumenterà la popolazione e diminuiranno le risorse disponibili", scrivono sul proprio sito i difensori dell'acqua pubblica. Da parte sua, la Nestlé ha fatto presente che non intende attualmente opporsi legalmente all'esito del voto. "Rispettiamo il processo democratico, pur nella convinzione che la decisione presa non vada nell'interesse di Cascade Locks", ha commentato Dave Palais, manager delle risorse naturali per la azienda.

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