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Istat: retribuzioni ferme nel mese di dicembre, +1,1% nel 2015

A dicembre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente ed è aumentato dell’1,3% nei confronti di dicembre 2014. Nella media del 2015 la retribuzione oraria è cresciuta dell’1,1% rispetto all’anno precedente.
A cura di Susanna Picone
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Nel mese di dicembre 2015 l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente mentre è aumentato dell'1,3% nei confronti di dicembre dell’anno precedente. A comunicarlo è l’Istat, che aggiunge che nella media del 2015 la retribuzione oraria è cresciuta dell'1,1% rispetto all'anno precedente. Nella nota dell’istituto di statistica si legge inoltre che alla fine del mese di dicembre 2015 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardavano il 60,9% degli occupati dipendenti e corrispondevano al 58% del monte retributivo osservato. La nota dell’Istat prosegue spiegando che, con riferimento ai principali macrosettori, nel mese di dicembre 2015 le retribuzioni contrattuali orarie hanno registrato un incremento tendenziale dell'1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.

Nell’energia gli incrementi tendenziali maggiori a dicembre 2015 – I settori che lo scorso mese hanno presentato gli incrementi tendenziali maggiori sono: energia e petroli (4,4%); estrazioni minerali (4,2%); energia elettrica e gas (3,9%). L’istituto di statistica ha invece registrato variazioni nulle nel settore delle telecomunicazioni, del credito e assicurazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione. Tra i contratti monitorati dall'indagine, fa sapere ancora l’Istat, a dicembre è stato recepito un nuovo accordo e uno è scaduto. Alla fine del mese la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo era del 39,1% nel totale dell'economia e del 21,3% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto – conclude la nota dell’Istat – è in media di 56,4 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 35 mesi per quelli del settore privato.

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