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Istat: produzione industriale in forte flessione a gennaio

L’istituto di statistica registra una flessione dello 0,7% rispetto a dicembre e del 2,2% rispetto all’anno precedente. Male la metallurgia e l’abbigliamento, bene invece il settore auto.
A cura di Biagio Chiariello
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Le speranze di ripresa per l’industria italiana sono destinate ad essere rimandate, almeno per il momento.  La produzione industriale a gennaio è infatti tornata a calare facendo segnare una contrazione dello 0,7% su dicembre e del 2,2% rispetto a gennaio 2014. E' quanto rileva l'Istat, che evidenzia come il dato sia particolarmente negativo considerando che era atteso un aumento su base tendenziale dello 0,2%. C’è da dire che  tutti i comparti contribuiscono alla flessione tendenziale: le diminuzioni maggiori si registrano per la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-8,1%), per le industrie tessili, l'abbigliamento, le pelli e gli accessori (-5,7%) e la fabbricazione di macchine e attrezzature n.c.a. (-5,0%).

“A parte per la fabbricazione dei mezzi di trasporto, la produzione industriale mantiene andamenti altalenanti e non continui”, osservano i tecnici dell’Istat. “Non vale più il detto che se va bene la Fiat va bene l’Italia – aggiungono – almeno non per adesso”. I maggiori aumenti tendenziali sono invece quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+16,1%) con la produzione di autoveicoli cresce del 35,9%, della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,3%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+4,3%).

Istat, colpa dei ponti ferie di gennaio

Secondo l'Istat, a contribuire alla frenata sono stati anche i ponti di ferie di gennaio: molte società infatti li hanno sfruttati restando chiuse. "Il mese di gennaio di quest'anno – spiega Mauro Politi, direttore delle statistiche economiche congiunturali dell'Istat – è stato segnato da diversi ponti di ferie che hanno limitato l'apertura delle imprese. Molte aziende infatti hanno usufruito dei ponti per tener chiusi gli impianti. Il dato della produzione industriale del -2,2% non tiene conto di questo aspetto, ma solo del calendario".

Consumi calati di 78 miliardi in tre anni

Secondo Federconsumatori e Adusbef, i dati Istat sul calo della produzione industriale "impongono di metter da parte ogni ottimismo". "Tale andamento continua ad avere ripercussioni drammatiche sulle famiglie e sull'occupazione" si legge in una nota dove sottolineano che i consumi sono calati, nell'ultimo triennio, di 78 miliardi. "Di fronte ad una situazione simile è evidente che i soliti annunci e incoraggiamenti all'ottimismo non bastano. È indispensabile avviare immediatamente e con urgenza provvedimenti in grado di dare una vera e propria svolta all'economia" con un piano straordinario per il lavoro, dichiarano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti .

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