Istat: “In Italia 11mila società partecipate. Il 30% sono inattive”
Quante sono le società partecipate italiane? E quante di queste sono effettivamente attive? Una rilevazione dell'Istat ha risposto alle due domande: nel 2012 erano 11.024 e società partecipate pubbliche per un totale di 977.792 addetti. Solo il 25,6% delle società prese in esame è a totale partecipazione pubblica, il 29,1% rientra in una fascia compresa tra il 50% e il 99,9%, mentre il 27,1% risulta partecipato da un ente pubblico per una quota inferiore al 20%. Mediamente ogni impresa dà lavoro a 124 addetti. Secondo l'Istat, tuttavia, tra le partecipate pubbliche le imprese attive sono solo 7.685, il 69,7% del totale. Nel suo dossier sulle società pubbliche riferito al 2012 l'Istat fa sapere che le non attive sono 1.454, 994 quelle fuori dal campo di osservazione del registro Asia imprese; 891 le unità residuali che impiegano 9.963 addetti.
Mai prima d'ora l'Istat aveva condotto uno studio approfondito sulle società partecipate pubbliche. Finora i censimenti dell'istituto si concentravano infatti sulle "controllate". Nella nota metodologica l'Istat rivela come la sua stima si sia avvalsa dell'utilizzo "integrato" delle basi di dati provenienti dalle "dichiarazioni sulla struttura delle partecipazioni rilevanti rese alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob)"; dalle "dichiarazioni degli elenchi dei soci delle società di capitale iscritti al Registro delle imprese, gestito dalle Camere di Commercio"; dalle "informazioni desumibili dai bilanci civilistici e consolidati delle società di capitale. E ancora, dalle "dichiarazioni dell'elenco dei consorzi e delle società a totale o parziale partecipazione da parte delle Amministrazioni Pubbliche registrate nella banca dati Consoc del Dipartimento della Funzione Pubblica"; nonché dalle "dichiarazioni relative alle partecipazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche al Dipartimento del Tesoro (Mef)"; e, infine, dalle "dichiarazioni relative alle partecipazioni detenute da regioni, province e comuni alla Corte dei Conti".
