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Inquinamento, le capitali dello smog sono Milano, Torino e Napoli

Secondo i dati di Legambiente, il capoluogo lombardo è quello che ha totalizzato più giorni con livelli di Pm10 sopra la norma: ben 86, seguito da Torino con 73 e Napoli con 59.
A cura di Antonio Palma
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È Milano la capitale italiana dello smog per il 2015 avendo totalizzato ben 86 giorni nei quali le concentrazioni di polveri sottili PM10 sono state superiori ai 50 microgrammi per metro cubo stabiliti per legge. È quanto rivela Legambiente anticipando i risultati della campagna di monitoraggio “Pm10 ti tengo d’occhio” che anche quest'anno ha controllato i dati delle centraline di rilevamento dell'inquinamento presenti nei capoluoghi di provincia italiani e disponibili sui siti delle Regioni, delle Arpa e delle Province. In questa speciale classifica delle città più inquinate del 2015, dietro il capoluogo lombardo seguono Torino con 73 giorni di sforamento, Napoli con 59, Roma con 49 e Bologna con 35, tutte città che proprio in questi giorni soffrono di più per le elevate concentrazioni di Pm10 nell'aria.

Come spiega l'associazione ambientalista, per la classifica "si è presa come riferimento la centralina peggiore presente nella città", cioè quella che ha registrato il maggior numero di superamenti fino a questo momento. "La centralina peggiore sicuramente non è indicativa della qualità media dell'aria di tutto il perimetro urbano, ma riporta la situazione più critica di cui gli amministratori locali e gli abitanti devono essere a conoscenza e di cui devono tenere conto" precisano da Legambiente, spiegando che "è stato scelto questo criterio per il confronto tra le città perché le Regioni scelgono modalità diverse nella comunicazione dei dati e nel conteggio dei superamenti".

In effetti il particolato atmosferico da molti anni è considerato tra gli inquinanti di maggior impatto sulla salute delle persone, per via del fatto che può essere facilmente inalato dall’apparato respiratorio e per le alte concentrazioni che si registrano in ambiente urbano. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’inquinamento atmosferico è cancerogeno per la salute umana proprio per il particolato atmosferico e le polveri sottili e risulta spesso associato ad una maggior incidenza del cancro.

Intanto anche secondo i dati del Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano, realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Ispra – Arpa/Appa), nel primo semestre del 2015 sono stati registrati numerosi superamenti del valore limite giornaliero per il Pm10. Per questo molte città in questi giorni stanno emanando provvedimenti come le targhe alterne e gli incentivi a usare i mezzi pubblici. "Sono misure che servono ad abbassare la febbre, ma non a eliminare il male che si cura, invece, con le ‘medicine' che abbiamo deciso di adottare a Parigi per tutto il globo" ha spiegato il Ministro dell'ambiente Galletti, ricordando che "il Consiglio europeo ha votato la direttiva che rende più stringenti inquinanti come il Pm10" e che quindi c'è il rischio nei prossimi anni anche di incorrere in un'infrazione Ue.

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