Inps: 230.000 persone in pensione da oltre 35 anni

In Italia, su circa 9,4 milioni di pensioni di vecchiaia e anzianità vigenti a fine 2014, quasi 230.000 sono corrisposte a persone che hanno smesso di lavorare prima del 1980, quindi oltre 35 anni fa. È il dato che viene fuori dagli osservatori statistici dell’Inps. L'età media alla decorrenza per gli assegni pensionistici pagati prima del 1980 è di 55 anni (53,3 per le pensioni anticipate) contro i 63,3 nel 2014. Complessivamente le pensioni vigenti dell’Istituto nazionale di previdenza sono 18,04 milioni, 9,4 dei quali di vecchiaia (5,047 milioni), anzianità (4,058 milioni) o prepensionamento (284.130). Dai dati emerge che tra le pensioni ancora corrisposte ce ne sono 229.000 con decorrenza anteriore al 1980 (43.000 delle quali di anzianità grazie alle regole di allora molto più generose sull'uscita anticipata rispetto alla vecchiaia).

Per la pensione anticipata rispetto alla vecchiaia l'età media alla decorrenza è ancora più bassa dei 60 anni (59,83 anni nel 2014) con un aumento rispetto al 2011, anno precedente all'introduzione della stretta sulla pensione anticipata dalla legge Fornero. Per la vecchiaia invece l'innalzamento dell'età media alla decorrenza è stato importante con tre anni rispetto al 2011 (66,41 nel 2014 a fronte di 63,46 grazie all'incremento dell'età per l'uscita delle donne) e quasi 10 anni rispetto a trent'anni fa. Complessivamente oltre 760.000 persone con pensione previdenziale di vecchiaia, anzianità o prepensionamento ricevono l'assegno da oltre 30 anni (con trattamenti decorrenti dal 1985 o prima), tra questi molti grazie alle baby pensioni in vigore fino al 1992.