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Inizia il FestivalFilosofia, si parlerà di “agonismo”: ce lo spiega Tullio Gregory

Il 16 settembre torna l’appuntamento con il FestivalFilosofia. Il tema scelto per quest’anno, l’Agonismo: Fanpage.it ne ha parlato con il professor Tullio Gregory.
A cura di Federica D'Alfonso
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Tullio Gregory (Festivalfilosofia.it, foto di G. Pastori)
Tullio Gregory (Festivalfilosofia.it, foto di G. Pastori)

Sta per iniziare il FestivalFilosofia: dal 16 al 18 settembre 2016 nelle città di Modena, Carpi e Sassuolo si vivranno tre giornate interamente dedicate alla riflessione filosofica e al dialogo. Ogni anno un Comitato Scientifico sceglie un tema attorno al quale ruotano lezioni magistrali, conferenze, mostre ed eventi culturali, e quest'anno tocca all'"agonismo". Un tema che giunge, non a caso, proprio nell'anno delle Olimpiadi, ma che non si rivolge soltanto al mondo sportivo: dei numerosi significati che questo tema assume, tanto quanto nella storia del pensiero che nella contemporaneità, discuteranno ospiti internazionali del calibro di Zygmunt Bauman, Peter Sloterdijk e Marc Augé, oltre a voci italiane come quelle di Stefano Rodotà, Umberto Galimberti e Massimo Recalcati, fra gli altri. Ne abbiamo parlato con Tullio Gregory, già professore di Storia della filosofia all’Universita di Roma “La Sapienza”, Accademico dei Lincei e fondatore del “Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee del CNR, oltre che membro del Comitato Scientifico del Festival da molti anni.

Il FestivalFilosofia è giunto alla XVI edizione. Dal 2001, anno in cui debuttava, ad oggi, il Festival ha avuto una crescita esponenziale dal punto di vista partecipativo: dalle 34 mila presenze della prima edizione alle oltre 218 mila del 2013. I tre giorni attirano un pubblico sempre più numeroso ed interessato ad assistere a un programma che diviene ad ogni edizione più ricco, e la partecipazione maggiore è quella dei giovani, studenti universitari ma anche più piccoli.

Cosa può voler dire?

Vuol dire che c’è grande bisogno di presenze culturali serie: queste vuole offrire il Festivalfilosofia, non solo con le sue lezioni tenute dai più autorevoli rappresentanti della ricerca filosofica d’oggi, ma con tutta una serie di iniziative che coinvolgono attività teatrali, cinematografiche, musicali, gallerie d’arte e artisti nei tre comuni Modena, Carpi, Sassuolo. La prova della serietà e dell’interesse di queste iniziative è soprattutto nella prevalente presenza di giovani, delle scuole medie superiori, delle università, che vengono al Festivalfilosofia da ogni parte d’Italia, seguono con grande attenzione le lezioni, partecipano alle varie iniziative. E il fatto che alcune scuole medie superiori abbiano iscritto la frequenza alla Festivalfilosofia fra i loro programmi formativi, ne confermano l’importanza.

Il termine agonismo rimanda, per il suo significato, anche quello di ‘gioco'. In un'opera del 1938, "Homo Ludens", Johan Huizinga indica questa componente ludica come fondamento di ogni cultura. Si può dire che l'agonismo faccia dunque parte anche della nostra cultura presente: ma in che modo?

"Gli uomini sono giochi", o giocattoli, "nelle mani degli déi", scriveva Platone. E se "militia est vita hominis super terram", chi crede ancora nel merito e nella serietà di essere uomini, è di fatto uno sconfitto in una società retta dall’egoismo, dalla ricerca di facili guadagni, dal gioco violento delle parti, dal prevalere di grandi potenze mafiose o finanziarie.

Fin dall'antichità classica infatti il termine “agonismo” è stato centrale nella cultura occidentale. Si pensi alla tragedia e alla commedia, o agli stessi giochi olimpici che nascono in Grecia. Caratteristica peculiare dell'agonismo dell'antichità, il legame inscindibile con il sacro:ogni manifestazione pubblica era organizzata in onore di qualche divinità. Questo carattere “sacro” dell'agonismo, oggi, è ancora presente?

C'è poco spazio per il sacro nelle società d’oggi; l’agone dovrebbe essere legato a capacità e meriti, più spesso è espressione di egoismi e prevaricazioni.

Ampio spazio nel ricchissimo programma dei tre giorni fra Modena, Carpi e Sassuolo è quello dedicato alla "Cucinafilosofica": numerosi ristoranti delle tre città offrono ai visitatori menù appositamente studiati per l'occasione e ispirati alla tematica scelta. Che legame c'è fra cibo e "agonismo"?

Si tratta anche qui di un gioco, gioco serio. Perché anche a tavola si incontrano e si scontrano gusti e scelte di gusto e quindi culturali. Pensiamo alle diete carnee contro quelle vegetariane; all’alternativa arrosti o bolliti, del bere a tavola, acqua o vino, e quale vino! E ancora come a tavola, in una civiltà della tavola, questo sia il luogo di incontro fra idee e professioni diverse, a confronto non solo per il cibo, ma proprio nel gioco di idee che spesso a tavola trovano le espressioni più autentiche.

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