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Incinta, rifiuta chemio per salvare la figlia: muoiono entrambe a pochi giorni di distanza

Una storia davvero drammatica quella che arriva dagli Stati Uniti. Carrie aveva deciso di rifiutare i cicli di chemioterapia contro il tumore al cervello che l’aveva colpita. Lo aveva fatto per la sua piccola Life Lynne, nata prematura a sole 24 settimane. Stava bene, ma negli ultimi giorni le sue condizioni sono peggiorate.
A cura di Biagio Chiariello
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La storia di Carrie DeKlyen e della sua piccolina è davvero  tristissima. Ma anche in un dramma così struggente bisogna riuscire a cogliere la grande umanità e l’immenso amore che ne caratterizzano ogni suo aspetto: la donna se ne è andata qualche settimana fa a soli 37 anni, poche ore dopo aver dato alla luce la bimba per cui aveva rifiutato le cure contro l'aggressivo tumore al cervello che l'aveva colpita. Ha lasciato 6 figli tra i 18 ed i 2 anni di età.

Purtroppo, ad appena due settimane dalla nascita, è arrivata la notizia che anche Life Lynne non ce l’ha fatta. Come riportata sulla pagina Facebook ‘Cure 4 Carrie’, la bambina è scomparsa mercoledì sera: “È con grande sconforto e col cuore assolutamente spezzato che vi comunichiamo che la bimba se ne è andata. Carrie ora potrà abbracciare la sua figlioletta. Non sappiamo ancora cosa sia accaduto, ma so che Gesù ci vuole bene e un giorno sapremo il perché. Il dolore che sentiamo è quasi insopportabile, pregate per la nostra famiglia”.

Carrie DeKlyen era morta all'ospedale universitario del Michigan di Ann Arbor, in Usa, lo scorso 10 settembre, subito dopo che i medici avevano deciso di staccare i macchinari che l'aiutavano a respirare. La sua piccola, Life Lynne era nata prematura a sole 24 settimane e mezzo, ma era in buone condizioni di salute fino a qualche giorno fa nel reparto di cure neonatologiche. I medici ritenevano che non ci fossero preoccupazioni, come aveva raccontato ai media americani il marito Nick. Era stata la stessa Carrie, una volta messa di fronte alla scelta prospettata dallo staff sanitario di tentare una chemioterapia a costo di sacrificare il feto, a scegliere di far vivere la bimba e accettare la sua fine. “Le ho detto, ci vediamo in paradiso – ha raccontato DeKlyen – siamo stati con lei sino all'ultimo respiro, un giorno potrò raccontare a nostra figlia il coraggio di sua madre”. Ora anche la piccola Life Lynne è con sua madre.

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