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Inchiesta appalti in Lombardia: “I vertici della Regione sapevano”

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per fare luce su una serie di presunti appalti truccati in modo da essere aggiudicati sistematicamente a “una ristretta cerchia di professionisti”.
A cura di D. F.
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UPDATE: L'inchiesta Infrastrutture Lombarde lambisce anche l'Expo 2015 di Milano. Persino il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha espresso la sua preoccupazione, affermando: "Ho un timore tremendo perché questo è il primo evento che abbiamo per uscire dalla crisi". Lunedì ci sarà una riunione per fare il punto: da Infrastrutture Lombarde, infatti, passano moltissime opere organizzative in vista dell'esposizione universale. Con ogni probabilità verranno sostituiti i vertici della società.

Andrea Ghinetti, Gip del Tribunale di Milano, ha reso noto che su Infrastrutture Lombarde emerge "la piena consapevolezza di tutte le parti in causa di agire in un ambito di diffusa illegalità, compresi i vertici della Regione Lombardia". Il giudice sostiene che dall'analisi di alcune email tra gli indagati, "si ottiene la definitiva conferma che i conferimenti dei contratti legali erano viziati". I vertici del Pirellone, dunque, per anni avrebbero favorito un sistema illegale in modo del tutto consapevole. Ghinetti ha rivelato il contenuto integrale di una mail datata 12 dicembre 2008 e inviata da Pier Paolo Perez ad Antonio Rognoni, direttore generale della Infrastrutture Lombarde. Nella missiva si parla di una riunione a cui partecipa Perez insieme a 4 dirigenti della Regione Lombardia, degli uffici dell’Avvocatura, della struttura rapporti istituzionali e dell’unità organizzativa normativa e amministrativa: il contenuto della mail, secondo il gip, dimostra la "consapevolezza" di come era gestita la vicenda. Le misure prese per dare una parvenza di legalità vengono giudicate "l’ennesimo malizioso espediente per poter continuare a gestire tranquillamente gli affidamenti a favore dei medesimi professionisti con l’uso di accorgimenti formali apparentemente ineccepibili".

Il sindaco di Milano, interpellato per un commento sulla vicenda, ha detto: "La mafia cerca di infilarsi dove ci sono appalti, ricchezza, possibilità di lavoro. Sarei preoccupato se non ci fossero indagini e arresti". Non è tardata ad arrivare la replica di Roberto Formigoni, ex presidente della Regione: "Il corvo Pisapia si dice lieto degli arresti! Milanesi, chi avete eletto".

 Intanto lunedì 24 marzo verrà interrogato Antonio Rognoni, il direttore generale di Infrastrutture Lombarde arrestato giovedì e accusato di  associazione per delinquere, turbativa d’asta, truffa alla Regione Lombardia e falso. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per fare luce su una serie di presunti appalti truccati in modo da essere aggiudicati sistematicamente a "una ristretta cerchia di professionisti".

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