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In chiesa per pregare Sant’Antonio. E il bimbo muto dice: “Mamma”

La storia raccontata dal rettore della Basilica di Sant’Antonio di Padova: donna prega per il figlio di un’amica che per la prima volta proferisce parola.
A cura di Redazione
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"È da verificare", dice il rettore della Basilica di Sant'Antonio di Padova, padre Enzo Poiana. Però la storia, già soltanto a raccontarla, fa venire i brividi, anche a coloro che non hanno fede, non foss'altro perché riguarda un bambino. Si tratta, infatti, della vicenda di un bimbo di otto anni che, per ammissione stessa dei genitori, non aveva fino ad allora, nella sua vita, mai proferito parola. Muto, dunque. Quando una famiglia di fedeli, amici del piccolo e dei suoi genitori è entrata nella chiesa di Sant'Antonio di Padova dei maroniti a Springfield, lì dove sono esposte le reliquie del frate, per pregare ha pensato bene di scrivere una preghiera e depositarla innanzi la reliquia del santo. Una preghiera al santo dei miracoli per quel bimbo così sfortunato. Quel che è successo ha il sapore della coincidenza per chi non crede. E del prodigio, del mistero, per chi, invece, affida la sua vita nelle mani di Dio: il lunedì successivo, quando la madre del bambino e la donna che ha messo la preghiera si sono incontrate al lavoro. La prima ha rivelato alla seconda che il figlio, per la prima volta, aveva detto una parola. Proprio nel giorno in cui l'amica scriveva la preghiera a Sant'Antonio. Padre Enzo Poiana incontrerà negli Stati Uniti i genitori del bambino per approfondire la vicenda. Ma c'è già chi parla di miracolo.

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