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Imu, Tasi e Tari: il Fisco presenta il conto delle tasse dopo le ferie

Tra imposte e adempimenti vari, fino a metà dicembre il calendario è costellato di appuntamenti che riguarderanno in pratica tutti coloro che occupano un’abitazione.
A cura di Biagio Chiariello
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Il rientro dalla ferie rischia di essere ancora più amaro per molti italiani. La seconda parte del 2014 si preannuncia infatti come il periodo più denso di adempimenti fiscali degli ultimi anni. Il problema concerne soprattutto le tasse sulla casa. Come oggi ricorda il Corriere della Sera, da qui a metà dicembre il calendario è punteggiato di appuntamenti che riguarderanno in pratica tutti coloro che occupano un’abitazione. Tre sono i tributi che incombono: la Tasi, a carico del proprietario se la casa non è locata, altrimenti va suddivisa tra proprietario (che deve pagare tra il 70 e il 90%) e l’inquilino; la Tari (tassa sui rifiuti) dovuta da chi occupa l’immobile; l’Imu, sempre a carico del proprietario. Sono poi molti i contribuenti costretti a pagare in tempi brevi visto che le amministrazioni comunali non hanno ancora provveduto alle delibere delle tariffe. Secondo quanto si evince dal sito del ministero delle Finanze ieri risultava che su un complesso di 8.057 comuni italiani sono state pubblicate 3.243 delibere Imu, 4.567 delibere Tasi e 2.982 delibere Tari.

Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili

Per i tempi di pagamento bisogna tener conto del periodo della pubblicazione della delibera sul sito finanze.it. Nei circa duemila comuni in cui le amministrazioni sono riuscite a pubblicare entro fine maggio e che non abbiano deciso tempistiche diverse, i contribuenti hanno già pagato la prima rata entro il 16 giugno e dovranno versare il saldo entro il 16 dicembre. Discorso diverso per i contribuenti residenti nei Comuni che non avranno deliberato la Tasi entro il 18 settembre: i proprietari di abitazione principale dovranno pagare sulla base dell’aliquota dello 0,1%; sugli immobili diversi dall’abitazione principale invece si pagherà lo 0,1% solo se l’aliquota Imu non supera lo 0,96%, altrimenti si pagherà un’aliquota che sommata a quella dell’Imu arrivi all’1,06% (esempio se l’aliquota Imu 1,03%, la Tasi sarà allo 0,03%).

Tari, nuova tassa sui rifiuti

Per questo balzello bisogna attendere la richiesta del comune: viene calcolata una prima parte in acconto sulla base della tariffa del 2013 e il saldo a conguaglio sulla base della tariffa nuova. “Ai comuni è lasciata anche per quest’anno la facoltà di usare, adeguandole, le vecchie tariffe Tarsu ma la maggior parte delle amministrazioni già lo scorso anno aveva adottato un sistema di determinazione dei costi per il residenziale basato sull’incrocio tra numerosità del nucleo familiare e superficie dell’alloggio”, ricorda il Corsera. Il calcolo, una volta che si ha la delibera, non è complicato. Per pagare si deve indicare nel modello F24 il numero della posizione tributaria di cui non si dispone.

Imu, imposta sulla casa

L’Imu continua ad essere pagata, in linea generale, per le unità immobiliari diverse dall’abitazione principale e dalle fattispecie ad essa assimilate. Si tratta, tra l’altro, delle seconde case e degli immobili locati. “La prima rata è stata versata il 16 giugno, la scadenza del saldo è fissata per il 16 dicembre. Chi ha un’abitazione non affittata nello stesso comune in cui ha anche l’abitazione principale dovrà pagare anche l’Irpef sul 50% del valore catastale dell’immobile a disposizione. Per il saldo però potrà aspettare la liquidazione dell’Unico o del 730, a giugno 2015”.

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