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Il neonato al confine tra Serbia e Ungheria è la foto dell’anno al World Press Photo

Lo scatto, realizzato il 28 agosto del 2015 lungo la recinzione anti migranti, è opera del reporter freeelance australiano Warren Richardson.
A cura di Antonio Palma
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Un bambino piccolissimo scambiato tra due persone attraverso la recinzione nei pressi di Roszke, al confine tra Ungheria e Serbia, il 28 agosto del 2015. E questo il soggetto della foto dell'anno per la 59esima edizione del World Press Photo, il premio di fotogiornalismo più importante al mondo. L'autore dello scatto premiato con il prestigioso riconoscimento internazionale è il reporter indipendente australiano Warren Richardson. La fotografia, che si chiama " Speranza di una nuova vita", fa parte di una serie di scatti realizzati dal reporter al confine tra i due Paesi in uno dei momenti più acuti della crisi migratoria attraverso la cosiddetta rotta balcanica con miglia di profughi in fuga dalla guerra in Siria e bloccati al confine con l'Ue. La foto è stata scattata di notte con una Canon EOS 5D Mark II, ad alta sensibilità (6400 ISO) e con un tempo lento (1/5 secondi).

Come ha raccontato lo stesso reporter, "quella notte, dopo cinque giorni in un campo profughi", aveva visto "un gruppo di circa duecento persone che si muoveva nascondendosi tra gli alberi, lungo la barriera del filo spinato". "Mandavano le donne e i bambini e le persone anziane davanti. Stando con loro, ho giocato a nascondino con la polizia per tutta la notte", ha raccontato Richardson, rivelando: "Erano circa le tre del mattino ed ero esausto quando ho scattato la foto, non potevo utilizzare il flash perché la polizia li avrebbe scoperti così ho scattato solo con la luce della luna". La foto ha conquistato anche il premio della sezione Spot News.

"Quando abbiamo visto questa foto abbiamo capito che era importante. Ha un enorme potere perché è semplice, con in più il simbolismo del filo spinato. Abbiamo pensato che avesse quasi tutti gli elementi per dare un'immagine potente della situazione dei rifugiati. È una foto molto classica, ma anche senza tempo. Fa il ritratto della situazione, ma il modo in cui è stata scattata è classica nel senso più ampio della parola", ha detto il presidente della giuria, che quest'anno era il caporedattore della sezione di fotografia dell’agenzia France-Presse, Francis Kohn. Per arrivare a scegliere lo scatto i giudici hanno visionato ben 85mila foto, scattate da 5.775 fotografi. I sette membri votano a scrutinio segreto finché un’immagine non ottiene sei preferenze, aggiudicandosi il premio. Oltre all primo premio del World Press Photo of the Year, a cui vanno 10mila dollari, si assegnano   anche premi ai primi classificati in nove categorie, a cui invece vanno 1500 dollari.

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