Il ministro Lorenzin contro l’Oms: “Sbagliato ridurre consumo di zucchero”
L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) vuole tagliare i consumi di zucchero. Considerato il “nuovo tabacco”, la proposta dell’Oms è di dimezzare il consumo di zucchero dal 10 al 5% del totale delle calorie assunte quotidianamente. In particolare, l’Organizzazione mondiale della Sanità vorrebbe abbassare la soglia di 10/12 cucchiaini di zucchero al giorno a un massimo di 5/6. La proposta dell’Oms non esonera le aziende che dunque sarebbero costrette a commercializzare prodotti privati di una buona parte di zucchero. L’Italia, tramite il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha fatto sapere di non condividere questa politica dell’Oms i cui effetti rischiano di colpire molti marchi nazionali. Il ministro, in particolare, ha detto no “a diktat senza base scientifica” e ha parlato di una aggressione alle nostre tradizioni dolciarie. “Poi però viene ammessa l’invasione di biscotti, barrette e cose simili con aspartame”, ha tuonato Lorenzin, che interverrà mercoledì alla seconda conferenza internazionale sulla nutrizione organizzata dalla Fao e dall’Oms, 190 Paesi partecipanti. Alla conferenza si parlerà dei problemi che affliggono il mondo, dalla malnutrizione alla obesità, mentre il tema dello zucchero, sebbene di grande attualità, non rientra nel programma.
Anche alcuni esperti contrari alla proposta dell’Oms – D’accordo col ministro Lorenzin e, dunque, contro la proposta dell’Oms sullo zucchero ci sono anche diversi esperti. È il caso, ad esempio, di John Sievenpiper, della Toronto University. “Credo che il tema dello zucchero sia molto importante – così il ricercatore -. È un dibattito attuale, animato e molto sentito, purtroppo manca di prove scientifiche. Sentiamo affermazioni come ‘lo zucchero è velenoso’, credo ci sia un po’ di confusione. Tutte le cose fanno male, se consumate a dosi troppo elevate. Il punto è se ne consumiamo una quantità eccessiva, questa è un’altra questione”.
