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Il deputato grillino che attacca Comunione e Liberazione al meeting di Rimini

Mattia Fantinati, primo relatore grillino della storia della kermesse di CL, ha approfittato del palco concessogli dagli organizzatori per rivolgere loro varie accuse: “Siete lobby di denaro e potere, sempre dalla parte di chi comanda, prima Andreotti, poi Berlusconi, ora Renzi”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Movimento 5 stelle è "pronto a governare", perché non ha paura di "confrontarsi con tutti". Parola di Mattia Fantinati, deputato del M5S, dal palco del Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini dove era stato invitato e si presentava come primo relatore grillino della storia. E da quel palco, Fantinati ha attaccato gli stessi organizzatori: “Sono qui per denunciare come Comunione e Liberazione, la più potente lobby italiana, abbia trasformato l’esperienza spirituale morale, in un paravento di interessi personali, finalizzati sempre e comunque a denaro e potere. La politica deve essere laica, perché deve fare il bene comune, di tutti “.Un intervento morta, sulla stregua delle posizioni che avevano visto Grillo & c. ribattezzare il movimento fondato da don Giussani come ‘Comunione e fatturazione': "Negli anni – ha inveito Fantinati, ricordando l’accoglienza ricevuto alla kermesse in passato da Giulio Andreotti, Silvio Berlusconi e Roberto Formigoni – avete generato un potere politico capace di influenzare sanità, scuole private cattoliche, università e appalti. Sempre dalla parte dei potenti, sempre dalla parte di chi comanda. Sempre in nome di Dio".

“Avete applaudito il prescritto per associazione mafiosa, pace all'anima sua: Giulio Andreotti. Non credo perché andasse in chiesa ogni mattina ma perché egli rappresentava una visione politica assolutamente in linea con la vostra: l'inciucio sempre comunque ed a tutti i costi, pur di allargare la propria cerchia di alleati che un giorno sarebbero potuti tornare utili per il proprio tornaconto, dentro e fuori alle stanze della politica".  Ed ha proseguito: "Dopo il Giulio nazionale avete osannato il suo rampollo Silvio. Sulla scia di Berlusconi – dice ancora Fantinati – avete steso tappeti rossi per il ‘celeste' Formigoni, finito sotto processo per corruzione per tangenti multi-milionarie sulla sanità lombarda. A suon di vacanze pagate da lobbisti senza scrupoli si ritrova ora indagato con l'accusa di aver distribuito appalti a destra e a sinistra ai soliti amici della casta, ma forse sarebbe più giusto chiamarla cosca. Caduto in disgrazia Formigoni, vi siete girati verso il governo dell'inciucio Letta e del premier attuale, uguali, perché sostenuti dalla stessa maggioranza. Ora che avete perso anche vostri due ministri, il premier mai eletto, accortosi che i boy-scout sono troppo giovani per votare e che oramai non ha più il consenso dell'anno scorso, viene qui a ricevere la vostra benedizione baciando pantofole ed anelli".

La prima replica alle parole di Fantinati è arrivata da Raffaello Vignali, deputato di Ap ed ex presidente della Compagnia delle opere, presente al meeting: “La prova che Cl non è quello che Fantinati racconta è nel fatto che il movimento non ha paura e permette di invitare al Meeting chiunque, anche chi è contrario”. Vignali invita il collega grillino “a fare un giro per i padiglioni, a vedere le mostre, troverai duemila volontari senza i quali il Meeting non ci sarebbe e non sono stipendiati con stipendi d’oro. Così magari potrai giudicare. Invece di pensare di avere la patente della purezza, noi non abbiamo paura di dialogare anche con chi pensa di avere la verità in tasca”. E ancora: “Visto che hai fatto un sacrificio a venire qui a Rimini, hai l’occasione di non sprecare il tempo e potrai verificare se magari le opinioni del tuo movimento che ci hai riportate corrispondono alla realtà che vedi”.

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