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“I vicini sono troppo focosi”: le lamentele di Marcel Proust in una lettera inedita

Anche Marcel Proust aveva problemi con i suoi vicini, e molto particolari: lo scopriamo in una lettera che oggi andrà all’asta a Parigi.
A cura di Federica D'Alfonso
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Marcel Proust
Marcel Proust

All'Hotel Druot di Parigi quest'oggi verrà venduto all'asta un oggetto molto particolare: una lettera. E fin qui nulla di strano. Ciò che la rende curiosa è che si tratta di una lettera scritta da Marcel Proust, ma dal contenuto tutt'altro che “letterario”: leggiamo di un Proust intento a lamentarsi dei vicini troppo “focosi”. La simpatica corrispondenza verrà messa all'incanto insieme ad altri preziosissimi diari ed epistole appartenute a grandi scrittori dell'Ottocento.

L'invidia di Proust

Nel corso della vita, Marcel Proust ebbe una fitta corrispondenza con i più grandi intellettuali dell'epoca: il corpus epistolare del letterato francese supera i 6 volumi, fitti di lettere ad André Gide, Gaston Gallimard e Lucien Daudet, figlio del famoso scrittore, divenute altrettanto fondamentali per lo studio della poetica proustiana tanto quanto i saggi e i romanzi.

Ma la lettera messa oggi all'asta da Pierre Bergé et Associés poco o nulla ha a che fare con la letteratura: anzi, ci racconta di un Marcel Proust quotidiano, di un uomo alle prese con problemi comuni, e si può dire, piuttosto “imbarazzanti”.

Marcel Proust scrive al figlio del suo padrone di casa per lamentarsi dei rumori molesti che provengono dall'appartamento dei vicini: i due, una giovane coppia di sposini, sono fin troppo rumorosi mentre fanno l'amore, e Proust difficilmente riesce a concentrarsi sulla sua “Recherche”. Si legge nella lettera:

Al di là del tramezzo, i vicini fanno l'amore ogni due giorni con una frenesia di cui sono invidioso.

La data della lettera non è stata resa nota, ma è risaputo che Marcel Proust fosse terribilmente sensibile ai rumori: si racconta che nel 1906, trasferitosi in un appartamento al Boulevard Haussmann, fece applicare alle pareti un rivestimento di sughero per isolarsi dai rumori e dal frastuono cittadino. Qui, prese vita la monumentale “Alla ricerca del tempo perduto” che lo impegnerà fino alla fine dei suoi giorni: che si tratti dello stesso appartamento? In tal caso, il rivestimento di sughero sembra non aver funzionato.

All'asta anche Hugo e Galileo

Il lotto, composto da oltre 200 fra diari e lettere, ha un valore complessivo che supera i 3 milioni di euro: oltre alla corrispondenza “privata” di Proust vanno all'asta i carteggi di Gustave Flaubert e Victor Hugo, oltre ad una rarissima prima edizione dei “Discorsi” di Galileo, del valore di 700 mila euro. La raccolta appartiene ad uno dei più grandi collezionisti mondiali di cimeli letterari, lo svizzero Jean Bonna, che in oltre 50 anni di attività ha raccolto testimonianze preziosissime e uniche sugli scrittori dell'Ottocento francese.

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