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Troppo sesso anale tra i giovanissimi, il governo inglese lancia l’allarme

Un report del Dipartimento britannico per la Cultura e i Media mette sotto accusa la pornografia online suggerendo che limitare l’accesso alla pornografia può ridurre il numero di persone che cercano il sesso anale nelle fasce di età più giovani.
A cura di A. P.
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Non solo la Brexit e i recenti guai del Premier Cameron in materia di paradisi fiscali, a preoccupare il governo britannico sembra ci siano anche le pratiche sessuali dei più giovani. Come scrive l'Independent, infatti, un recente rapporto governativo riguardante la sicurezza dei giovani online e l'accesso alla pornografia  ha messo sotto la lente di ingrandimento la pratica del sesso anale. Il report, redatto dai funzionari del Dipartimento per la Cultura, Media e Sport del governo inglese, in particolare segnala la preoccupazione di fronte alla crescente popolarità della pratica sessuale tra i giovanissimi, nonostante "alcune ricerche suggeriscano che non è piacevole per le giovani donne". In pratica il documento, analizzando dei piani per limitare ulteriormente l'accesso alla pornografia on-line, arriva a sostenere che i giovani cerchino sempre più sesso anale come risultato dell'uso smodato della pornografia.

"Anche se l'aumento del sesso anale non può essere attribuito direttamente al consumo di pornografia, la pratica è presente in una grande percentuale di pornografia tradizionale (ad esempio, una analisi del contenuto lo ha trovato nel 56% delle scene di sesso)", si legge in un passaggio del documento governativo. "Si teme che i giovani vogliano replicare nelle loro esperienze sessuali reali quello che vedono nella pornografia, che spesso è caratterizzata da rappresentazioni ambigue, stereotipi femminili di sottomissione e scenari irrealistici" aggiunge il report. Per questo si suggerisce che limitare l'accesso alla pornografia potrebbe ridurre il numero di persone che cercano il sesso anale nelle fasce di età più giovani.

A riprova di quanti detto i funzionari hanno citato alcune ricerche  sulle pratiche sessuali tra i ragazzi tra i 16 e i 18 anni che però in realtà hanno concluso che "in un contesto complesso [di persone che cercano sesso anale], la disponibilità di pornografia è solo uno degli elementi". L'affermazione che i giovani dovrebbero essere dissuasi dal sesso anale ha suscitato non poche polemiche in Gran Bretagna dove la sodomia è stata depenalizzata solo cinquanta anni fa. Per alcuni analisti in realtà il documento è solo un tentativo concedere più poteri di censura e bloccare contenuti per adulti online.

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