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Giunta leghista aumenta a 500 euro il certificato per gli immigrati

Il comune di Bolgare in provincia di Bergamo ha aumentato il costo per il documento necessario agli immigrati per firmare un contratto di lavoro.
A cura di A. P.
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Il documento per il rilascio della certificazione di idoneità alloggiativa, che serve agli immigrati ad esempio per ottenere un contratto di lavoro, ma anche per il ricongiungimento familiare o la carta di soggiorno, a Bolgare costa ben 500 euro. Lo ha stabilito la giunta comunale leghista del piccolo centro in provincia di Bergamo non nascondendo che dietro l'iniziativa ci sia l'intento di limitare la presenza di cittadini stranieri in città. Il costo di questa indispensabile certificazione per gli stranieri fino a oggi costava 150 euro, comunque una cifra considerevole ma alla portata di molti immigrati che invece ora dovranno sborsare più del triplo. Come si legge nella delibera comunale, lo scopo del provvedimento è quello di "preservare l'integrità del territorio, mantenere l’ordine pubblico, salvaguardare l’igiene, sostenere le attività economiche locali e il livello di vivibilità del paese con l'obiettivo di contenere l'incidenza di fenomeni criminali e malavitosi e le situazioni di disagio". Il riferimento è ad alcuni episodi di violenza che hanno riguardato la zona nell'ultimo periodo come la morte della dottoressa Cantamessa nella vicina Chiuduno o di Kumar Baldev ucciso da un carabiniere proprio a Bolgare.

“Noi non obblighiamo nessuno a restare. Non siamo un centro commerciale che deve mettere nelle condizioni migliori i propri visitatori. Vogliamo solo garantire le condizioni migliori ai nostri cittadini” ha spiegato il sindaco leghista Luca Serughetti a Bergamonews, aggiungendo: "Che sia una misura contro l'afflusso di immigrati sul nostro territorio lo vedremo nei prossimi anni. L'intenzione da parte nostra è quella di rendere più rigidi i controlli su queste unità abitative". Contro la delibera si è schierato il deputato Pd Antonio Misiani che ha commentato: "Il provvedimento finirà per penalizzare ingiustamente gli stranieri regolari, che pagano le tasse e rispettano le regole, senza toccare in alcun modo i clandestini di cui a parole si preoccupa il sindaco". "È una norma ingiusta, il certificato vale solo sei mesi ed è necessario quando si firma un contratto di lavoro. Molti cittadini stranieri hanno lavori precari e si troverebbero costretti a rinnovarlo spesso" denunciano dalla Cgil, annunciando un esposto contro il provvedimento.

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