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Francia, pagare per il sesso non sarà reato

Modificato il disegno di legge che prevedeva sanzioni per i clienti delle prostitute. L’iter della contestata norma intanto prosegue in Parlamento.
A cura di Antonio Palma
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Prosegue in Francia l'iter del discusso disegno di legge sulla prostituzione. L'ultima modica in ordine di tempo arriva dal Senato che ha cancellato dalla controversa proposta di legge le sanzioni per i clienti delle prostitute. Con questa correzione dunque in Francia non sarà più reato pagare per il sesso e quindi chi cercherà le prostitute in strada non andrà incontro ad alcuna sanzione. A decidere questo cambiamento con 16 voti a favore, 12 contro e 2 astensioni, sono stati i senatori della commissione speciale appositamente costituita per valutare il testo. La decisione non è stata certo facile visto che il dibattito è durato più di dodici ore. Del resto la legge, che formalmente vuole essere un ostacolo al "sistema del mercato del sesso", da tempo ha scatenato un forte dibattito  nel mondo politico e nell'opinione pubblica francese tra favorevoli e contrari e per questo è stata oggetto di numerose modifiche.  Con l'abolizione delle sanzioni per i clienti delle prostitute, ora esultano i "maiali", come si erano firmati il gruppo di intellettuali nella petizione contro la nuova normativa, che rivendicano il diritto di comprare sesso fra adulti consenzienti.

Esultano le prostitute

Esultano anche le prostitute che in una Francia dove la prostituzione non è reato temevano una riduzione di clienti ma soprattutto l'aumento del sottobosco criminale che gira intorno alla prostituzione. "Più si ostacola il lavoro sessuale e più noi prostitute siamo in pericolo, questa legge farà aumentare le violenze, lo sfruttamento, le malattie, il precariato" aveva avvertito infatti Morgane Merteuil, portavoce dello Strass, il sindacato delle prostitute. "Moralisti e proibizionisti hanno perso la battaglia" ha annunciato soddisfatta su Twitter anche la senatrice ecologista Esther Benbassa che si è battuta per la rimozione della norma.

Lo scontro sula contestata legge sulla prostituzione

Il fulcro dello scontro tra le due visioni è far passare o meno in Francia una legge sul modello svedese che criminalizza i clienti delle prostitute anche nel caso in cui queste svolgono quest’attività volontariamente. Per il momento è passata la linea più libertaria perché, come ha spiegato il presidente della commissione, "Questa disposizione pone un problema di coerenza, non si potrà conciliare giuridicamente il fatto che la prostituzione sia autorizzata in Francia e l’adescamento non sia sanzionato, con la penalizzazione dei clienti". Ad ogni modo il percorso del controverso disegno di legge è ancora lungo, dovrà ripassare prima in Senato e poi tornare all'Assemblea nazionale, sicuramente con altre modifiche e altre polemiche.

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