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Fra le email segrete di Hillary Clinton spunta anche un attacco a Berlusconi

In una delle email segrete della Clinton pubblicate in Usa si parla delle conseguenze politiche dell’aggressione all’allora Premier Berlusconi e si teme che la solidarietà del presidente Obama possa essere usata in maniera strumentale.
A cura di Antonio Palma
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"Il governo Berlusconi e il suo partito hanno usato l’aggressione fisica subita dal premier per trasformare l’immediata solidarietà nei suoi confronti in un vantaggio politico", è quanto si legge in una delle tante email segrete di Hillary Cinton scambiate ai tempi in cui era segretario di Stato americano e ora rese pubbliche dal dipartimento di Stato Usa, nell'ambito della vicenda email-gate. Hillary infatti è stata accusata di aver voluto nascondere da ogni controllo messaggi di interesse pubblico utilizzando un suo account invece di quello del governo Usa. Il caso ha scatenato una tempesta politica negli Stati Uniti con i repubblicani che, anche per mettere in difficoltà il candidato democratico alla Casa Bianca, accusano la Clinton di aver fatto circolare privatamente informazioni top secret. Per questo Hillary è stata obbligata dalla magistratura a consegnare al governo tutta la corrispondenza del periodo in cui è stata alla guida della politica estera di Obama.

Tra le email è spuntata così anche una in riferimento all'aggressione subita dall’allora premier italiano in Piazza Duomo a Milano, dove fu colpito al volto da una statuetta lanciatagli contro da Massimo Tartaglia. Il mittente del messaggio è Sidney Blumenthal, principale consigliere della Clinton, che esprime i suoi giudizi sulle conseguenze politiche della vicenda e teme che la solidarietà del presidente Barack Obama possa essere usata in maniera strumentale da Berlusconi che "accusa gli avversari politici di aver creato un clima di odio e punta a screditare i procedimenti giudiziari nei suoi confronti ".

"Detto questo, sarebbe comunque un gesto appropriato e di cortesia, per il presidente Obama, chiamare Berlusconi per esprimergli preoccupazione per l’accaduto, formulando auguri di pronta guarigione: è pur sempre un leader eletto democraticamente che ha subito una violenza ed è il capo del governo di un Paese alleato, un membro della Nato" si legge ancora nella email, che conclude: "Berlusconi da parte sua renderebbe sicuramente pubblica questa telefonata. E sarebbe perciò imbarazzante se la telefonata venisse usata unicamente come elemento della campagna di solidarietà contro i procedimenti giudiziari. Per questo dovrebbe essere comunicato un messaggio più ampio, forse dallo stesso presidente, ma ancora di più attraverso una nota del Dipartimento di Stato, inoltrata anche attraverso l'ambasciatore Usa in Italia".

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