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Federica e l’altalena speciale per lei: “Mettiamola nel parco a disposizione di tutti”

Malata di atrofia muscolare spinale, la piccola Federica Calà Scaglitta ha pretesto che l’altalena che le era stata donata fosse installa nel parco cittadino dove abita in provincia di Messina, così da poter essere usta da tutti.
A cura di A. P.
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Federica è una bambina molto speciale, ha appena compiuto otto anni e dalla nascita deve fare i conti con un rara e gravissima malattia invalidante, un’atrofia muscolare spinale con distress respiratorio. Nonostante i problemi che ogni giorno deve affrontare, infatti, quando per la prima volta le hanno regalato un'altalena adatta a lei, un regalo da tanto tempo desiderato, il suo primo pensiero è stato quello di condividerla con altri.  Come racconta il Corriere della Sera,  il primo desiderio di Federica Calà Scaglitta infatti è stato quello di far installare la struttura adatta ai disabili nel parco comunale della sua città, Capri Leone, in provincia di Messina.

I genitori infatti avevano deciso di installarla nel giardino di casa, ma  Federica li ha stoppati subito: "Meglio nel parco giochi così tutti possono usarla". L'altalena infatti ora si trova nel parco nel parco giochi comunale a disposizione di tutti i bimbi che, come lei, altrimenti non potrebbero divertirsi con gli altri bimbi. L'idea dell'altalena era venuta ai genitori di Federica ma è frutto della generosità di un imprenditore locale, Filippo Miracula, che dopo aver appreso del situazione non ci ha pensato un attimo e ha deciso di donarla alla piccola.

"Mi sono sempre battuta perché mia figlia vivesse come tutti gli altri piccoli ogni aspetto della sua vita, fosse anche giocare con un’altalena e così abbiamo iniziato a pensare come trovare i soldi per comprarla" ha ricordato la madre di Federica, raccontando: "Quando l'ha vista ha sorriso felice poi, poco dopo, ci ha chiesto di non montarla vicino casa ma nel parco del paese per poterla condividere con gli altri bimbi che come lei hanno bisogno di un dondolo speciale".

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