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Emergenza smog, Grillo contro il governo che “ha causato 68mila morti in più nel 2015”

Durissimo attacco del leader del M5S a Renzi: “Passeggia sui cadaveri di 68mila italiani uccisi dallo smog che sta rendendo le città italiane sempre più simili a Pechino”. Salvini rincara la dose: “Lo stop delle auto serve a poco”. Oggi a Milano primo giorno di blocco totale delle auto fino alle 16. Targhe alterne a Roma.
A cura di Biagio Chiariello
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"Il 2015 si chiuderà secondo l'Istat con 68mila morti in più rispetto al 2014. Come ai tempi delle grandi guerre". Beppe Grillo è tornato a farsi sentire sul suo blog, con un post (non firmato, e dunque riconducibile al leader del Movimento 5 Stelle) nel quale spara a zero sul Governo Renzi partendo da una cifra: 666mila decessi quest’anno contro i 598mila del 2014, l'11% in più. Un numero che secondo Grillo non può essere spiegato solo dal tasso naturale d’invecchiamento del nostro Paese, ma che chiamerebbe in causa, a suo dire, un elemento principale: “Le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l'assedio di nemici silenziosi. Lo smog sta rendendo le città italiane sempre più simili a Pechino".

Le misure antismog a Milano e Roma

Del resto, i bollettini sull’inquinamento atmosferico degli ultimi giorni hanno restituito un dato importante: lo smog non è andato in vacanza a Natale: a Milano, la quantità di polveri sottili registrata dalle centraline dell'Arpa è risultata oltre i limiti previsti per legge (50 microgrammi per metro cubo) anche il 25 dicembre. Tant’è che il Comune ha firmato 3 giorni di blocco totale del traffico (28-30 dicembre, dalle 10 alle 16).  Divieto di circolazione anche a Roma dove oggi e domani si viaggerà a targhe alterne.

Le spiegazioni di Grillo

Tornando all’attacco di Grillo contro il Governo Renzi causa smog, il leader dei 5 Stelle nel supo post linka il testo di un articolo di Neodemos firmato da Gian Carlo Blangiardo, professore di demografia all’Università Bicocca di Milano che spiega come i 68mila morti in più del 2015 rappresentino “un segnale importante che la demografia consegna alla riflessione sia del mondo scientifico sia di quello della politica, della pubblica amministrazione e del welfare” e un “evento ‘straordinario’ che richiama alla memoria l’aumento della mortalità nei Paesi dell’Est Europa nel passaggio dal comunismo all’economia di mercato”. In realtà, Blangiardo ipotizza che una delle cause siano i tagli della spesa sanitaria, ma non fa direttamente riferimento all’inquinamento.

"Renzi passeggia sui cadaveri di 68 mila italiani"

"Giovani o vecchi, ci si ammala sempre di più e non ci sono i soldi per le cure né per le medicine, con la crisi i soldi è meglio usarli per mangiare (alimenti probabilmente contaminati). Si stringono i denti e si tira avanti, ma per poco. Il governo impugna la lunga falce e con la legge di stabilità taglia altri 15 miliardi di euro alla sanità in 3 anni: per gli italiani non c'è scampo. Avvelenati da una politica industriale dell'800, in mutande a causa della crisi e abbandonati dal governo", prosegue Grillo che attacca: "premier e ministri non si rendono conto di ciò che accade nel Paese. Litigano per mezzo punto percentuale di Pil e fanno decreti lampo di domenica per salvare le banche mentre passeggiano incuranti sui cadaveri di 68mila italiani che non hanno saputo proteggere".

L'attacco di Salvini

"Aria più pulita? Le auto contribuiscono al massimo al 20% dell'inquinamento, bloccarle non serve a nulla! Fossi sindaco mi occuperei di controllare le caldaie (abbassando il riscaldamento negli uffici e nelle case pubbliche, ad esempio, visto il Natale più caldo di sempre) e di comprare autobus che inquinino meno. Il resto è aria fritta, o meglio aria sporca, alla Renzi". Sono invece le parole del leader della Lega Matteo Salvini su Twitter.

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