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Elisa, ex gioielliera, muore e lascia 3,7 milioni all’ospedale pediatrico di Alessandria

La donna ha donato nel suo testamento denaro, titoli e azioni perché siano utilizzati per l’acquisto di apparecchiature per l’ospedale infantile Cesare Arrigo.
A cura di D. F.
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Elisa Baralis, una donna di Alessandria morta il 14 febbraio scorso, giorno di San Valentino, ha lasciato in eredità 3,7 milioni di euro all’Ospedale Infantile della città piemontese. Nel suo testamento la donna, che era nata nel 1921 ed era una ex titolare di una gioielleria, ha destinato infatti alla struttura sanitaria denaro, titoli e azioni perché siano utilizzati per l’acquisto di apparecchiature per l’ospedale infantile Cesare Arrigo. Il valore totale della cessione è stato stimato dagli esperti in 3,7 milioni di euro.

Non è la prima volta che l'ospedale di Alessandria è destinatario di una donazione economica molto generosa per via testamentaria. Centodiciassette anni fa, nel lontano 1900, fu Teresio Borsalino, figlio di Giuseppe, a destinare un milione di lire – cifra all'epoca molto significativa – al nosocomio piemontese. E' trascorso oltre un secolo e l’Azienda ospedaliera oggi è al centro di un altro gesto di grande generosità grazie alla signora Baralis che, fatte le debite proporzioni, ha donato una cifra paragonabile a quella messa a disposizione dal "re dei cappelli all’inizio del novecento.

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