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Egitto, attaccato bus di cristiani copti: 35 morti. “Non si sono convertiti all’Islam”

La strage nei pressi di Menyah, nell’ovest dell’Egitto: il mezzo è stato attaccato da alcuni uomini armati. “Hanno anche chiesto loro di rinunciare a Cristo e di diventare musulmani” ha spiegato il parroco della chiesa copta San Mina a Roma, Padre Antonio Gabriel. La minoranza copta comprende circa il 10% della popolazione egiziana.
A cura di Biagio Chiariello
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Un bus che trasportava cristiani copti a Menyah, nell’ovest dell’Egitto, è stato attaccato da alcuni uomini armati. Il mezzo diretto verso il monastero di Anba Samuel, sulla rotta desertica a ovest dell'Alto Egitto. A riferirlo sono alcuni media locali e testimoni, le cui voci sono riportate all’agenzia Reuters. Il gruppo avrebbe fermato il mezzo, per poi salire a bordo e cominciare sparare mentre uno dei membri filmava il massacro. Al momento il bilancio dell'attacco è di 35 morti, secondo quanto riferito su Twitter dall'ex portavoce della chiesa copta ortodossa, Anaba Ermya. Finora nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell'attacco.

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"Sull'autobus c'erano anche tanti bambini. Gli hanno rubato soldi e oro. Hanno anche chiesto loro di rinunciare a Cristo e di diventare musulmani. Se avessero accettato li avrebbero salvati ma i pellegrini hanno rifiutato e cosi' sono stati uccisi. Gli hanno messo la pistola sulla testa e sul collo per ucciderli in modo diretto". Lo ha detto il parroco della chiesa copta San Mina a Roma, Padre Antonio Gabriel, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000. A"bbiamo saputo della notizia – ha aggiunto il parroco copto – solo un'ora dopo perchè quella zona non è ben coperta dal segnale telefonico. Solo all'arrivo di un altro pullman hanno scoperto il disastro. Non ci sono spiegazioni, nessuno ha diritto di togliere la vita ad altri. Hanno scelto una giornata molto particolare per i musulmani perchè domani comincia il Ramadan". "Sono ancora tante – ha concluso Padre Gabriel – le persone in pericolo di vita che si trovano in ospedale in sala operatoria o in terapia intensiva. Speriamo che non aumenti il numero dei morti".

La comunità copta egiziana, minoranza che comprende circa il 10% della popolazione, è stata vittima di attacchi terroristici nella Domenica delle palme lo scorso 9 aprile, quando sono state prese di mira le chiese copte di Tanta e Alessandria. Le vittime in quel caso erano state 44, con oltre 120 feriti. L'attentato era stato rivendicato dall’Isis.

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