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“E’ transessuale, non può fare il padrino di battesimo”: è polemica in Spagna

Il vescovo dice di no: “Alex Salinas è una donna, non un uomo e non vive la sua fede secondo le regola della Chiesa. “
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Alex Salinas
Alex Salinas

E’ polemica in Spagna dopo che ad un transessuale è stato vietato dal vescovo di Cadice e Ceuta di diventare il padrino di battesimo del figlio di sua sorella “a causa dei requisiti canonici che prevedono una vita congruente con la fede.” Alex Salinas, 21 anni, è nato donna ma vive come un uomo. “Per il vescovo sono una aberrazione. – denuncia Alex – Per la Chiesa sono una donna, quando mi hanno comunicato che non avrei potuto diventare il padrino di mio nipote ho sentito come un pugno nello stomaco, perché io sono molto credente.” Salinas sta pensando di presentare ricorso direttamente alla Santa Sede contro la decisione e si appellerà anche alla magistratura spagnola, in quanto si ritiene vittima di una discriminazione.

Salinas ha raccontato che la parrocchia che frequenta abitualmente non ha posto alcun problema, ma il “niet” è arrivato direttamente dalla Curia, in un primo momento “senza motivazione”. Il giovane afferma di essere un cattolico praticante e di avere l’appoggio della famiglia alle sue scelte di vita. Per questo vuole che anche suo nipote “cresca nella fede” come è cresciuto lui. Nato femmina, è ufficialmente diventato maschio per lo Stato dopo tre anni di trattamenti ormonali ed è in lista di attesa per una operazione di cambio di sesso. E’ un uomo per lo Stato, ma una donna per la Chiesa e questo è uno status che non gli è possibile cambiare, visto che non si può modificare il sesso dichiarato al momento del battesimo. Salinas ha raccontato che è stato il suo parroco, che lo conosce bene perché suona nella banda musicale della sua chiesa di appartenenza, a dargli la notizia del diniego deciso dal vescovo. Alex ha quindi provato a rivolgersi ad altre parrocchie della zona, che erano state, però, già avvisate dall’arcivescovado e che gli hanno dato la stessa risposta.

Alex sostiene che “più di un sacerdote si è offerto di darmi l’assoluzione, come se il mio essere transessuale fosse un peccato. Intanto mi risulta che ad Algeciras hanno battezzato un transessuale e che a Cordoba ci sono stati dei padrini trans.” Nelle scorse ore il vescovo di Cadice e Ceuta, Rafael Zornoza Boy, ha offerto al giovane di incontrarlo a settembre. La sua segreteria ha chiarito che nei confronti di Alex “non viene attuata alcuna discriminazione” in quanto “succede con frequenza che non venga consentito di essere padrini a persone non considerate idonee per il loro stile di vita contrario alla fede cristiana o alla disposizioni della Chiesa” puntualizzando che non è stato fatto null’altro che rispettare il Codice di Diritto Canonico, il quale prevede che il padrino o la madrina di battesimo “sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione e il santissimo sacramento dell'Eucaristia, e conduca una vita conforme alla fede e all'incarico che assume”. L’incontro si terrà a settembre “perché ad agosto il vescovo deve attendere ad affari fuori diocesi”. Salinas ha accolto la proposta con ottimismo e cautela, dicendosi convinto che questo risultato è stato ottenuto esclusivamente “per la pressione sociale esercitata” e che parteciperà al colloqui insieme a familiari o membri dei collettivi di persone transessuali che gli hanno manifestato appoggio.

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