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Donna morta al lunapark, l’autopsia: nessun malore per Francesca, è deceduta nella caduta

L’autopsia sul corpo di Francesca Galazzo ha confermato che la 27enne di San Benedetto del Tronto non ha avuto alcun malore e che la morte è riconducibile alla caduta.
A cura di Antonio Palma
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Non c'è stato alcun malore prima della caduta mortale di Francesca Galazzo, la giovane mamma di San Benedetto del Tronto morta dopo essere precipitata da una attrazione del locale luna park lo scorso 14 luglio. Lo ha ribadito l'autopsia sul corpo della 27enne disposta dalla Procura di Ascoli Piceno ed effettuata martedì pomeriggio dal medico legale Giuseppe Sciarra presso l'obitorio dell'ospedale Madonna del Soccorsi. I risultai finali dell'esame saranno resi noti solo tra tre mesi ma le prime evidenze ribadiscono quando già  emerso durante l'ispezione cadaverica effettuata subito dopo il fatto.

A generare la caduta della donna quindi nessun malore, mentre la morte è riconducibile alle gravissime lesioni riportate nell'impatto. Francesca Galazzo infatti ha fatto un improvviso volo fuori dall'attrazione Sling Slot sbattendo violentemente la testa e altre parti del corpo sulle scale di ingresso alla giostra. “È caduta sui gradini della giostra e ha prima battuto la testa. Aveva le braccia e le gambe rotte. Io sono subito andato da lei ed era ancora cosciente”, aveva raccontato anche un testimone dell'accaduto e amico della dona che ha assistito in diretta alla scena. Al termine dell'autopsia la salma di Francesca Galazzo è stata restituita alla famiglia e sarà cremata per volontà degli stessi familiari.

Intanto proseguono le verifiche tecniche degli inquirenti anche sulla stessa giostra dove è avvenuto il dramma. Il sostituto procuratore di Ascoli Piceno Mara Flaiani, che si occupa dell'inchiesta, infatti ha dato mandato agli agenti del commissariato di effettuare un sopralluogo sull'attrazione per capirne i meccanismi. Durante l'ispezione è stato girato un video che ha ripreso le fasi di imbragatura di un passeggero (in questo caso un poliziotto) al roll bar e alla cintura di cui è dotata la capsula dello Sling Shot. Al test era presente anche l'avvocato Valentino Mascetti, difensore di Graziella Metastasio, la titolare della giostra e al momento unica indagata nell'indagine per omicidio colposo.

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