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Divina Toscana, la Regione spende 100 mila euro per la promozione “taroccata”

Al governatore Enrico Rossi la campagna promozionale della Regione da lui stesso pagata non piace proprio: “Foto taroccate, Io amo la Toscana così com’è”. La Rete e Legambiente sembrano dargli ragione.
A cura di Biagio Chiariello
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Neanche il tempo di essere presentata che ‘Divina Toscana’ è stata subito bocciata dal presidente della stessa regione (la Toscana, appunto) Enrico Rossi. Al governatore non sono piaciute soprattutto le immagini che hanno accompagnato lo slogan: paesaggi ritoccati, colori troppo accesi, scenari quasi fiabeschi, ‘divini' appunto, volendo forzare il parallelo con Dante, i cui peccati della più nota ‘Commedia' vengono usati per invogliare: "Pigri abbandonatevi all'ozio", "Golosi lasciatevi tentare", "Lasciate ogni pensiero voi che entrate" si legge a corredo delle foto. La Toscana non ha bisogno di "trucchi", così Rossi ha sbottato su Facebook: “#ToscanaTaroccata. Anche se la campagna promozionale turistica l'abbiamo fatta noi, anche se dicono che costa poco e sarà efficace, a me questa ‘Toscana Taroccata' non piace proprio per niente. Io amo la #Toscana così com’è” ha scritto. Una bocciatura senza appello nei confronti della Sl&Blu di Roma, scelta per realizzare la campagna tra i 50 concorrenti iniziali e i 18 selezionati nella seconda fase. Costo del lavoro 100mila euro. Per far capire che incidenti del genere non si ripeteranno, il Presidente annuncia l'istituzione di una commissione di esperti che valuterà le immagini da utilizzare nella promozione della Toscana, a maggior ragione del fatto che il committente è la stessa Regione.

La campagna della Regione Toscana debutterà ufficialmente alla BIT, la manifestazione dedicata al meglio del turismo italiano e internazionale in programma a Milano dal 13 al 15 febbraio. Le critiche non arrivano però solo dal Governatore. Oltre che dalla Rete, anche Legambiente Toscana storce il naso. "Intendiamoci – dice il presidente Fausto Ferruzza – si tratta di un peccato veniale. Però se fossi stato nella commissione che doveva selezionare i lavori probabilmente avrei scelto qualcos'altro. Si tratta di una Toscana che nella realtà non c'è, è solo nei sogni. Ma ci sono cose ben peggiori. E poi l'assessorato al Turismo è uno dei migliori della nostra Regione". Leonardo Stabile, capo della Sl&Blu, prova a difendersi spiegando di aver fatto "pochi interventi, per seguire il tema che ci eravamo dati. Dovevamo lavorare sulla luce per creare un'atmosfera che richiamasse la Commedia di Dante. Non c'è nulla di contraffatto nelle location. Abbiamo scelto le Alpi Apuane, San Casciano dei Bagni, la Feniglia a Porto Ercole, la Val d'Orcia, Cetona".

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