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Disabili, la Camera dà il via libera alla legge sul “Dopo di noi”

Primo ok del Parlamento alla legge in favore dei disabili gravi privi del sostegno familiare: fondo da 150 milioni e agevolazioni fiscali. Il testo ora passa al Senato.
A cura di Antonio Palma
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Dopo una lunga attesa e anche un acceso dibattito parlamentare, la Camera dei deputati ha dato il primo via libera alla cosiddetta legge sul "Dopo di noi" che si occupa di assistenza in favore di disabili quando sono privi del sostegno familiare. Il testo del ddl, approvato con 374 voti favorevoli, 75 contrari e 11 astenuti, ora passa al Senato per la nuova votazione. La legge, che reca "Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave nonché delle persone disabili prive del sostegno familiare", è stata voluta da un vasto schieramento politico ad eccezione del Movimento Cinque Stelle che ha presentato in aula una serie di emendamenti sostenendo che il testo "favorisce le lobby delle assicurazioni". Si tratta di "una legge rivoluzionaria per il nostro Paese: è un provvedimento concreto e con fondi certi", ha ribattuto invece il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha appoggiato il provvedimento a nome del governo.

Il testo prevede un fondo pubblico da 150 milioni di euro in tre anni di cui i primi 90 milioni già a partire da quest'anno dopo l’approvazione definitiva al Senato. "Con un Fondo pubblico di 90 milioni per quest'anno e i primi 150 milioni nel triennio, regioni e tutti i soggetti interessati possono garantire percorsi personalizzati per i disabili gravi dopo la morte dei genitori", ha spiegato infatti Mario Marazziti presidente della commissione Affari Sociali della Camera dove il testo è stato approntato.

L’obiettivo della legge sul "Dopo di noi" ovviamente è quello di evitare che nel momento in cui vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti, i disabili vengano lasciati a sé stessi. Lo scopo è di trovare per loro un'assistenza adeguata consentendogli di continuare a vivere nelle proprie case o in case-famiglia attrezzate. Per questo la legge prevede oltre al fondo per l'assistenza, anche l’istituzione di fondi di sostegno attraverso la tutela del patrimonio familiare che si vuole destinare al futuro dei disabili, agevolazioni fiscali e iniziative per agevolare la sottoscrizione di polizze previdenziali e assicurative. Un altro punto centrale del provvedimento riguarda invece progetti mirati alla creazione di famiglie-comunità e di case-famiglia in cui inserire le persone disabili che lo desiderano.

"Potremo avere interventi per la ristrutturazione della propria abitazione, per l’housing sociale, soluzioni di autoaiuto e solidarietà fra persone con disabilità, c’è il ruolo del Terzo settore… la direzione è chiara. Non si fissano paletti obbligatori, ma la legge nemmeno avrebbe potuto farlo, dato che il sociale rientra nelle prerogative degli enti locali" spiega Marazziti, aggiungendo: "Il Fondo andrà alle Regioni, che poi finanzieranno i percorsi sulla base di progetti, finanzieranno quello che manca. Nelle regioni si stabiliranno i modi, lo spirito è quello di finanziare progetti di vita".

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