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Detenuto evade e fugge con la guardia carceraria donna: dalla Svizzera verso l’Italia

Il 27enne di cittadinanza siriana, Hassan Kiko condannato per stupro. La donna gli ha aperto le sbarre di notte ed è scappata con lui.
A cura di Antonio Palma
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È caccia all'uomo in Svizzera dove un detenuto di 27 anni di cittadinanza siriana, Hassan Kiko condannato per stupro, è scappato dal carcere di Limmattal, nel Canton Zurigo, dandosi alla fuga con una guardia carceraria donna dello stesso istituto penitenziario elvetico. Per gli inquirenti locali, sarebbe stata proprio la guardia carceraria, la 32enne Angela Magdici, ad aprire la cella del galeotto e a farlo scappare. Secondo la polizia svizzera, i due, forse uniti da un rapporto amoroso, avevano preparato tutto nei minimi dettagli e dopo l'evasone sarebbero fuggiti insieme, probabilmente in direzione dell'Italia. Secondo quanto raccontano i media locali, l'ex marito della donna però sarebbe convinto che la destinazione finale dei due fuggiaschi sia la Siria.

Secondo l'uomo, infatti, la 37enne nell'ultimo periodo era molto cambiata: "Aveva cominciato a leggere il Corano e mostrava un forte interesse per quanto accade in Siria. Credo si sia convertita all'Islam". Infine quattro mesi fa lo aveva lasciato, forse proprio per il detenuto. Dal carcere però assicurano che nessuno sapeva della presunta storia d'amore tra guardia e detenuto anche se al momento sono in corso accertamenti.

Il fuggiasco era arrivato in Svizzera nel 2010 come richiedente asilo, ma già nel 2012 fu coinvolto in un'aggressione a sfondo sessuale ad una 19enne nel centro richiedenti asilo di Eschlikon. Per questo nel giugno 2014 fu condannato a 42 mesi di carcere per tentato stupro, ma a causa dei ricorsi non finì in cella. Nel frattempo però fu arrestato per un altro episodio con l'accusa di aver abusato di una 15enne fuori da un locale a Schlieren. In questo caso per lui è scattato il carcere con una condanna a 4 anni per violenza carnale. L'uomo ha sempre negato ogni accusa parlando di rapporti consenzienti e ora aspettava il processo di appello.

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