2 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Def, tesoretto: congelate le risorse già a bilancio

Congelate le risorse già stanziate in attesa che il Governo verifichi i conti reali in autunno.
A cura di Antonio Palma
2 CONDIVISIONI
Immagine

Per coprire l'uso del cosiddetto tesoretto di bilancio saranno congelate le risorse già stanziate "in attesa di registrare" in autunno quale sia effettivamente il margine di manovra. È quanto prevede la risoluzione di maggioranza sul def 2015 approvata ieri dalla Camera e dal Senato. Nella risoluzione, passata con 328 voti favorevoli e 159 contrari a Montecitorio, e con 165 sì a Palazzo Madama, il governo dunque si impegna ad accantonare "prudenzialmente" le presunte risorse del Tesoretto sul quale ormai già si era aperta una disputa politica sulla destinazione finale. Nella risoluzione dunque non viene specificato quale sarà l'uso del risorse eventualmente disponibili in autunno ma si impegna il Governo "a conseguire i saldi di finanza pubblica nei termini indicati nel quadro programmatico" del Def, "in particolare a realizzare un rapporto tra deficit e prodotto interno lordo pari al 2,6 per cento nel 2015" e "utilizzando nel 2015 lo spazio di manovra rispetto all'andamento tendenziale dei conti pubblici per rafforzare l'implementazione delle riforme strutturali già avviate, nel limite dell'obiettivo programmatico indicato, e disponendo, prudenzialmente e in attesa di registrare tale margine con la presentazione del disegno di legge di assestamento, l'accantonamento di corrispondenti risorse nel bilancio dello Stato".

Diverse però sono le misure consigliate, dal prolungamento degli sgravi contributivi per i neoassunti anche dopo il 2015, "eventualmente modificando l'entità del beneficio e l'area di applicazione", al rifinanziamento della detassazione degli incentivi per la produttività, passando per le "misure per lo smaltimento dei crediti deteriorati che gravano sui bilanci delle banche italiane". Intanto è stato raggiunto un accordo tra Comuni sui tagli previsti dalla legge di Stabilità. I sindaci delle città metropolitane infatti hanno trovato un'intesa per ripartire diversamente tra loro il taglio previsto. Nel dettaglio si prevede di ridurre complessivamente l'impatto dei risparmi chiesti a Roma, Firenze e Napoli per 27 milioni di euro che però andranno a pesare su altri Comuni come Milano, Torino e Bologna.

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views