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De Gregorio ammette: “Mi hanno dato 2 milioni in nero, ho commesso un reato”

L’ex senatore del Pdl, al centro dell’indagine sulla presunta compravendita di parlamentari, ammette di aver ricevuto due milioni di euro in nero e si dice pronto ad andare agli arresti domiciliari.
A cura di Antonio Palma
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"Perché mi abbiano dato due milioni in nero me lo sono chiesto anch'io. L'ho confessato, ho commesso un reato" così ha parlato l'ex senatore del Pdl Sergio De Gregorio commentando al caldo con i giornalisti la sua audizione con il pm romano Alberto Pioletti e il procuratore aggiunto Francesco Caporale nell'ambito dell'inchiesta sulla compravendita di parlamentari da parte del centrodestra per far cadere il governo guidato da Romano Prodi. "Se me li avessero dati in maniera trasparente li avrei dichiarati come ho dichiarato un milione di euro e sarei stato nella legge" ha proseguito De Gregorio, aggiungendo "Ho accettato un pagamento in nero, ho sbagliato e l'ho confessato al magistrato".

 Pronto ad andare agli arresti domiciliari – L'ex senatore rispondendo ai cronisti che gli chiedevano cosa avesse dato in cambio di quei soldi  destinati alla sua  fondazione Italiani nel mondo ha risposto "Nulla". De Gregorio non ha voluto neanche entrare nei particolari di altri sospetti cambi di casacca di parlamentari avvenuti in quel periodo, spiegando: "Non so nulla di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti. Non so nulla del loro passaggio. Sono cose che si sono consumate alla Camera ed io sono stato sette anni al Senato. Di quanto avvenuto per loro non so nulla". Nonostante la procura partenopea abbia appena chiesto nei suoi confronti il giudizio immediato per corruzione, De Gregorio comunque si sente tranquillo e annuncia: "Se dovrò andare agli arresti domiciliari non c'è problema".

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