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Crisi Ucraina: sabato un caccia russo ha sfiorato per 90 minuti una portaerei USA

Lo ha reso noto l’Associated Press: il cacciabombardiere russo per 90 interminabili minuti ha sfiorato la portaerei statunitense Donald Cook.
A cura di D. F.
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La crisi Ucraina stava per precipitare appena 48 ore fa: per 90 interminabili minuti, infatti, un cacciabombardiere russo sabato ha sfiorato una nave da guerra statunitense – la Donald Cook – che si trova in acque internazionale del Mar Nero dal 10 aprile. Lo si apprende da un tweet dell'Associated Press, che rende noto che l'aereo ha volato nel raggio di 1.000 metri della nave e a circa 500 metri sul livello del mare. Un comportamento che ha fatto scattare l'allarme, spingendo il comandante della nave a lanciare avvertimenti via radio. Il jet sembrava del tutto disarmato e alla fine è andato via senza creare nessun incidente, ma solo una certa apprensione nei marines, comunque addestrati a fronteggiare questi episodi.

Nel frattempo in Ucraina la situazione è tutt'altro che conciliatoria. Oggi pomeriggio, infatti, il primo ministro a interim Oleksandr Turchyov ha ordinato operazioni contro i separatisti filorussi dell'est del paese, nei confronti dei quali è scaduto l'ultimatum che chiedeva di liberare i palazzi del potere occupati. La Francia in questo quadro ha chiesto nuove sanzioni nei confrnti di Mosca, ritenuta la vera responsabile dell'escalation di violenza degli ultimi giorni. "L'Europa – secondo il ministro degli Esteri, Laurent Fabius – deve agire e dopo l'incontro a quattro di giovedì prossimo a Ginevra se sarà il caso ci potrà essere un vertice dei leader europei la prossima settimana per decidere nuove sanzioni". Da parte sua Turchyov è sembrato disponibile all'eventualità di indire un referendum il 25 maggio sullo status delle regioni dell'est del paese, ma ha anche telefonato al segretario generale dell'Onu per chiedergli di sostenere le operazioni antiterrorismo avviste ieri.

Dal canto loro i "separatisti" si sono rivolti a Putin e in una lettera – inviata dal municipio occupato di Slaviansk – hanno chiesto al presidente russo protezione "dal genocidio". Dal Cremlino non si è fatta attendere a lungo la risposta: "Giungono tanti appelli dall'est dell'Ucraina indirizzati direttamente al presidente Putin perché intervenga in quel modo o in quell'altro. Il presidente osserva la situazione in Ucraina con grande preoccupazione".

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