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“Credevo fosse mia figlia”, parla il compagno della donna che rapì bimba 18 anni fa

L’uomo era stato indotto a credere che la donna avesse partorito in un momento di sua assenza, la 51enne infatti all’epoca era incinta ma avrebbe abortito senza che nessuno sapesse nulla.
A cura di A. P.
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"Lei mi aveva detto che era mia figlia e in tutti questi anni ho sempre creduto che fosse così", è quanto ha dichiarato l'ex compagno della 51enne Gloria Williams, la donna arrestata per aver rapito dall'ospedale 18 anni fa la piccola Kamiyah Mobley, allevandola come fosse sua. L'uomo, Charles Manigo, non crede ancora a quanto gli è accaduto una settimana fa quando all'improvviso ha scopeto non solo che non era il padre biologico di sua figlia ma che la ex l'aveva rapita nel 1998 facendola passare come sua. L'uomo ha spiegato alla Abc che avevano chiamato la ragazza Alexis Kelly Manigo dopo che la donna lo aveva portato a credere che aveva dato alla luce la bimba mentre lui era via.

Addirittura quando si sono lasciati nel 2003 lui aveva continuato seguire la piccola sempre convinto che fosse sua figlia. La donna in effetti all'epoca era incinta ma si sospetta possa aver avuto un aborto spontaneo circa una settimana prima del rapimento. Poi avrebbe fatto credere a tutti che quella era sua figlia. "Niente può mutare i sentimenti e l'amore che ho per lei, lo stesso amore che ho provato il giorno che la tenni per la prmia volta tra le braccia. Capisco quello che sta succedendo, ma lei è ancora la mia bambina" ha spiegato l'uomo

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