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Cosenza, uccide l’amico per un debito di 17mila euro: arrestato, ha confessato

Francesco Attanasio avrebbe ucciso l’amico, Damiano Galizia, 31 anni, studente alll’Università della Calabria, a Rende, per poi tentare di occultarne il corpo. Il presunto killer avrebbe agito al termine di una discussione per un debito che non sarebbe riuscito ad onorare nei confronti della vittima.
A cura di Biagio Chiariello
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Francesco Attanasio, sullo sfondo l'università di Calabria
Francesco Attanasio, sullo sfondo l'università di Calabria

Omicidio in Calabria. Rende. Alle prime luci dell'alba è stato rinvenuto un cadavere in una abitazione di contrada Dattoli, poco distante dall'Università della Calabria, in un quartiere prevalentemente abitato da studenti: si tratterebbe di Damiano Galizia, 31 anni, ucciso a colpi di arma da fuoco. Con l'accusa di omicidio, gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza hanno sottoposto a fermo Francesco Attanasio, di 33 anni dopo un lungo interrogatorio col pm Giuseppe Visconti.  Sembra che a dare l’allarme, sarebbero stati i familiari della vittima che da alcuni giorni non avevano più notizie dal giovane. Quando gli agenti sono entrati nell’appartamento questa mattina hanno trovato il giovane riverso per terra in una pozza di sangue.

Stando alle ricostruzioni dei quotidiani locali, il 31enne potrebbe essere stato ammazzato per una questione di soldi. Lo scorso 26 aprile, Galizia avrebbe incontrato Attanasio all'ingresso dell'autostrada di Rende verso le ore 18 per discutere di alcune vicende personali, tra le quali l'acquisto di una autovettura. La vittima, però, avrebbe insisto perché il 33enne saldasse un debito di 17mila euro che aveva contratto nei suoi confronti dal mese di gennaio. Sempre stando a quanto scrivono i media locali, su questo tema nelle scorse settimane ci sarebbero state tra i due diverse discussioni. Ad un certo punto, i due ragazzi avrebbero raggiunto, con l'auto di Galizia, la zona universitaria in una villetta di Attanasio. Qui la discussione sarebbe sfociata in lite: Galizia avrebbe colpito Attanasio con uno schiaffo. Questi avrebbe allora estratto una pistola dai pantaloni e lo avrebbe ucciso sparando tre o quattro colpi per poi fuggire. Il mattino seguente sarebbe tornato sul luogo del delitto per ripulire il pavimento dal sangue e portare via il cadavere all'interno di un tappeto. Attanasio è stato sottoposto ad interrogatorio dalle forze dell’ordine, durante il quale ha confessato l'omicidio.

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