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Commercialisti per la prima volta in sciopero, a rischio dichiarazioni Iva

Lo sciopero avrà una durata complessiva di 8 giorni lavorativi, dalle 24 del 26 febbraio alle 24 del 6 marzo 2017. La Commissione di garanzia ha chiesto al governo di spostare i termini per la presentazione della dichiarazione annuale Iva per evitare sanzioni ai contribuneti.
A cura di Antonio Palma
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Potrebbe diventare una settimana di inferno quella dal 26 febbraio al 6 marzo per tutti quelli alle prese con versamento Iva, contributi previdenziali e conguaglio 2016. Per la prima volta infatti commercialisti ed esperti contabili hanno proclamato uno sciopero nazionale della categoria per protestare contro il governo ma che rischia di mettere in seria difficoltà i contribuenti. Le associazioni di settore Anc, Adc, Aidc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico hanno annunciato infatti che i loro iscritti si asterranno da qualsiasi pratica per protestare contro i nuovi adempimenti per la comunicazione dei dati Iva previsti dal decreto fiscale collegato alla manovra.

Lo sciopero dei commercialisti è stato valutato come legittimo anche dalla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero. Per questo e per evitare sanzioni ai contribuenti, la stessa commissione contemporaneamente ha chiesto al ministero dell'Economia "di voler considerare la sussistenza dei presupposti per la concessione a favore dei contribuenti interessati della misura della ‘Rimessa in termini", strumento già utilizzato in occasione di uno sciopero nazionale nel settore bancario. In pratica se non ci saranno le condizioni per revocare lo sciopero, si auspica che il ministero sposti i termini per la presentazione della dichiarazione annuale Iva.

Lo sciopero infatti dalle ore 24 del 26 febbraio alle ore 24 del 6 marzo, cioè proprio nei giorni più caldi della dichiarazione annuale Iva per il 2016. Questa deve essere effettuata esclusivamente per via telematica tra il primo e il 28 febbraio. La stessa data limite è valida anche per versare l'Iva per il quarto trimestre da parte di enti e imprese che prestano servizi al pubblico, benzinai e autotrasportatori.

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