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Cina accelera sulle isole contese: realizzata pista militare per aerei da guerra

Pechino ha costruito una pista d’atterraggio su un’isola artificiale creata dal nulla sulla barriera corallina.
A cura di A. P.
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La Cina va avanti a testa bassa nel conteso arcipelago delle Spratly, nel Mar Cinese Meridionale. Pechino infatti ha appena finito la costruzione di una pista d'atterraggio da oltre tre chilometri riservata ad aerei militari, costruita a sua volta su un'isola artificiale creata dal nulla sulla barriera corallina nota come "Fiery Cross Reef". Il progetto cinese, che di fato ha l'obiettivo di impossessarsi dell'area, va avanti da tempo incurante delle proteste dei vicini che reclamano le territorialità sulla zona e anche degli Stati Uniti e del Giappone preoccupati per l'espansione di Pechino. Come dimostrano le immagini satellitari scattate il 28 giugno dai satelliti della DigitalGlobe e pubblicate dal Center for Strategic and International Studies di Washington, la pista è sufficientemente lunga da consentire l'atterraggio di tutti gli aerei da guerra cinesi.

Con questa mossa la Cina ha definitivamente il controllo militare dell'area delle Spratly, un arcipelago di oltre 750 tra isolette, atolli e semplici barriere coralline, che probabilmente le autorità di Pechino reclameranno nei prossimi anni come proprio territorio. Il fatto è che a parte l'isola artificiale l'arcipelago si trova a quasi 800 chilometri di distanza dal più vicino territorio cinese. Le isole in effetti sono rivendicate oltre che da Pechino, anche dal Vietnam, dalle Filippine, dalla Malaysia, da Taiwan e dal Brunei.

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