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Chloe, 13 anni, litiga con la madre e poi si impicca nella sua cameretta: trovata dal padre

A fare la drammatica scoperta nella loro casa di Bristol, è stato il padre Anthony. Chloe quel pomeriggio aveva litigato con la madre, ma nulla poteva lasciare presagire ad un epilogo tanto tragico.
A cura di B. C.
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Solo qualche ora prima, aveva discusso con sua madre. Sembrava una diatriba di poco conto, eppure qualcosa è scattato in Chloe Morris, 13 anni, di Bristol, in Regno Unito. È stato suo padre Anthony a fare la sconvolgente scoperta: la figlia si era impiccata nella sua camera da letto. L’uomo ha tentato un manovra di rianimazione, ma oramai era già troppo tardi. Sul posto è giunta una squadra di paramedici, ma non sono riusciti a salvare la teenager. Chloe frequentava il Bridge Learning Campus ed era considerata “una bellissima e fantastica amica”, dai suoi colleghi, come scrive il Daily Mail.

Secondo un rapporto stilato dal dottor Saras Hosdurga, la 13enne non soffriva di alcun problema di salute mentale. Nella relazione viene però evidenziato Chloe avesse avuto una “discussione minore” con sua madre quel pomeriggio. Il detective Matthew Brain ha dichiarato che il motivo che ha spinto l'adolescente di uccidersi è "poco chiaro".”Chloe è morta come conseguenza delle proprie azioni, ma le sue intenzioni sono sconosciute" ha detto il coroner Maria Voisin. Il direttore della scuola della giovane, Keziah Featherstone, le ha reso omaggio tramite una newsletter: "Vogliamo estendere le nostre più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici di Chloe in questo momento molto triste. Era una ragazza molto popolare ed era un’ottima studentessa che aveva fatto grandi progressi. Era sempre così felice e sorridente. Mancherà davvero a tutti”.

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