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Bagno a parte per gay. In Puglia agriturismo al centro delle polemiche per cartello omofobo

Nell’agriturismo Le Camporelle vicino Lecce c’è un cartello che segnala i servizi igienici per persone omosessuali. Per la proprietaria non ci sarebbe nessuna discriminazione.
A cura di Annalisa Cangemi
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Cartello omofobo in Salento, nella tenuta Le Camporelle di Cavallino, alle porte di Lecce: la toilette per gay è segnalata con tanto di simbolo, che la differenzia da quelle per uomo e donna. E subito scoppiano le proteste. L'associazione Lea,Liberamente e Apertamente, è sul piede di guerra: "Un cartello indegno e omofobo" – ha scritto subito –"E' allucinante che nel 2017 esistano ancora casi di questo tipo, dove si ricalca una grande confusione fra identità di genere e orientamento sessuale – scrive Lea – e lo si fa sfoggiando delle comunicazioni in locali pubblici così fuorvianti e omofobe. Dovrebbe essere il tempo in cui i bagni di qualsiasi locale non presentino più divisioni di nessuna categoria, figuriamoci farlo con questa volgarità e intento discriminatorio. Chiediamo ai gestori della Tenuta Le Camporelle di eliminare immediatamente quel cartello dai bagni del locale e di scusarsi con tutta la comunità LGBTQI* e non".

Nel cartello incriminato campeggia la sagoma di una figura umana stilizzata, con il corpo per metà azzurro e per metà rosa. Ma dall'agriturismo smentiscono tutte le accuse. Non ci sarebbe infatti un servizio igienico ad hoc, ma si tratterebbe di un disegno vecchio, che i proprietari della struttura non hanno rimosso, ma solo per una dimenticanza. Nessuna discriminazione insomma, solo un cartello fuorviante, perché i bagni dell'agriturismo sono solo due, uno per uomini e donne l'altro per portatori di handicap: "Non ci sarebbe stata nemmeno la possibilità architettonica di mettere un cartello del genere. Probabilmente abbiamo fatto male a non toglierlo ma ribadisco che fino a qualche giorno fa non è mai stato visibile", ha detto il titolare dell'agriturismo.

La proprietaria de Le Camporelle assicura che nella struttura ricettiva non si sono mai verificati episodi di razzismo o si discriminazione nei confronti di persone omosessuali, e che quindi si tratta soltanto di strumentalizzazioni per screditare la sua tenuta: "Spesso abbiamo ospitato coppie omosessuali, con le quali abbiamo instaurato bellissimi rapporti, al punto che alcune sono diventate amiche di famiglia".

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