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Bryant si ritira: “Caro basket, è stato bello. Ma ora devo andare”

In una lunga lettera il monumentale giocatore dei Los Angeles Lakers ha annunciato il suo ritiro in programma a fine stagione.
A cura di Marco Beltrami
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Lo spirito e l’entusiasmo di un ragazzino, deve fare i conti con un fisico che ha iniziato a sentire il peso delle tante battaglie sportive. Kobe Bryant, vera e propria leggenda del basket e dello sport, ha deciso di ritirarsi,  e ha annunciato la sua scelta in una lunga lettera pubblicata dal The Players Trubune. Una vera e propria dichiarazione d’amore, per uno sport che gli ha permesso di realizzare tutti i suoi sogni e in cui tutti gli appassionati non possono che leggere la grande passione di uno degli sportivi più forti di tutti i tempi.  Black Mamba "lascerà andare il basket" il 13 aprile al termine del match tra Los Angeles e Utah concludendo così una lunghissima avventura sul parquet. Con la maglia dei Lakers il 37enne ha conquistato 5 anelli, il premio di mvpn2008, quello di migliore delle Finals 2009 e 2010, risultando il terzo nella classifica dei realizzatori dietro altri due monumenti come Kareem Abdul-Jabbar e Karl Malone. La vittoria più grande di Kobe Bryant però resta quella di avere realizzato la sua volontà, ovvero quella di “essere un Laker” in uno sport a cui ha dato tutto, ricevendo altrettanto, come nelle storie d’amore più belle.

La lettera di Kobe Bryant

Caro basket, 
dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre 
e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum 
ho saputo che una cosa era reale: mi ero innamorato di te.

Un amore così profondo che ti ho dato tutto 
dalla mia mente al mio corpo 
dal mio spirito alla mia anima. Da bambino di 6 anni 
profondamente innamorato di te 
non ho mai visto la fine del tunnel. 
Vedevo solo me stesso 
correre fuori da uno. E quindi ho corso. 
Ho corso su e giù per ogni parquet 
dietro ad ogni palla persa per te. 
Hai chiesto il mio impegno 
ti ho dato il mio cuore 
perché c’era tanto altro dietro. Ho giocato nonostante il sudore e il dolore 
non per vincere una sfida 
ma perché TU mi avevi chiamato. 
Ho fatto tutto per TE 
perché è quello che fai 
quando qualcuno ti fa sentire vivo 
come tu mi hai fatto sentire.

Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere un Laker 
e per questo ti amerò per sempre. 
Ma non posso amarti più con la stessa ossessione. 
Questa stagione è tutto quello che mi resta. 
Il mio cuore può sopportare la battaglia 
la mia mente può gestire la fatica 
ma il mio corpo sa che è ora di dire addio. E va bene. 
Sono pronto a lasciarti andare. 
E voglio che tu lo sappia 
così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme. 
I momenti buoni e quelli meno buoni.

Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo. 
E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò, 
che rimarrò per sempre quel bambino 
con i calzini arrotolati 
bidone della spazzatura nell’angolo 
5 secondi da giocare. 
Palla tra le mie mani. 
5… 4… 3… 2… 1… Ti amerò per sempre,
Kobe

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