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Bologna, la mensa dei senzatetto è vegana. Protestano tutti: “Vogliamo la carne”

La mensa dell’Antoniano sta collaborando con lo chef Simone Salvini, reso famoso anche dall’imitazione di Maurizio Crozza. Gli ospiti si sono lamentati per l’eccesso di frutta e ortaggi, ma il diretto Frate Alessandro Caspoli ha provato a ridimensionare l’accaduto.
A cura di Biagio Chiariello
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Maurizio Crozza lo ha reso celebre per la sua imitazione. Ma stavolta il comico tv non c’entra niente con la polemica che vede protagonista lo chef vegano Simone Salvini. I problemi arrivano dalla mensa dei poveri di Bologna.  I senzatetto bolognesi non hanno infatti gradito la svolta vegan dell'Antoniano. “Dov’è la carne? Io piuttosto dormo in strada, ho bisogno di mangiare carne!” ha sbottato uno dei clochard, una volta presentatogli il menù totalmente privo di carne e derivati animali, come riporta anche Il Resto Del Carlino. Tanto per chiarire, stasera la mensa bolognese ha servito: pasta di grano duro in salsa di pomodoro aromatizzata alle erbe, ceci in umido, verdure arrosto (melanzane, peperoni, pomodori), insalate e pan brioche fatto in casa con farine semi integrali, pane e miele bio).

A riferire della polemica è stato frate Alessandro Caspoli, direttore dell’istituzione, che però ha spiegato come l’iniziativa continuerà anche nelle prossime settimane. “La reazione”, ha spiegato, “di pochi senzatetto era dovuta alla sorpresa per un cuoco diverso e per un sapore diverso. Il suo lavoro è quello di aiutarci a dare qualità al cibo che offriamo”.

 "Abbiamo ospiti così, molto diretti, pensano molto alle quantità, alla carne, sa com'è. Con Salvini e con Alce Nero comunque abbiamo avviato una bellissima collaborazione che proseguirà anche nei prossimi mercoledì, a partire da domani”. E aggiunge: "I nostri ospiti hanno una percezione dell'alimentazione diversa dalla nostra, il cibo per loro serve a vincere la fame, mentre quello che vorremo proporgli è una dieta equilibrata e variegata, sana, perché prendersi cura di sé e recuperare dignità passano anche attraverso queste cose".

"È un progetto a cui lavoriamo da anni. E il veganesimo non c'entra niente – si è difeso lo stesso chef Salvini. – Si tratta solo di fornire cibo sano per la mente e per lo spirito. Per farlo bisogna crederci, cucinarlo con amore. La maggior parte degli ospiti mercoledì sera ha apprezzato molto, con gli altri ci siamo fatti una risata. Del resto, sono cose che si devono offrire queste, non si possono imporre".

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