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Bocconi: “Studi gratis per i nuovi poveri, Ateneo come ascensore sociale”

L’Ateneo milanese lancia un progetto per trovare nelle scuole di periferia ragazzi di famiglie con situazioni economiche e sociali difficili ma con grandi potenzialità.
A cura di Antonio Palma
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Retta, alloggio e mensa gratis più una borsa di studio per acquistare libri, computer e quant'altro serve per seguire i corsi ed imparare, è la svolta dell'Università Bocconi di Milano per accogliere nel proprio Ateneo ragazzi di famiglie con situazioni economiche e sociali difficili. Il progetto "Una scelta possibile", come racconta il rettore della Bocconi Andrea Sironi un un'intervista a Repubblica , prevede un esborso totale  di 70mila euro in tre anni per ciascuno degli studenti interessati, vale a dire circa 23-24mila euro all'anno .La vera rivoluzione del nuovo progetto però in realtà è un'altra, come spiega sempre Sironi "L'idea è quella di andare nelle scuole di periferia a cercare ragazzi di famiglie con situazioni economiche e sociali difficili, immigrate ma non solo. Famiglie che non si sognerebbero neanche lontanamente di poter mandare i propri figli alla Bocconi, anche se hanno del potenziale".

"Noi abbiamo già studenti con gravi difficoltà e ogni anno diamo più di 20 milioni di euro sotto forma di esoneri e borse di studio per gli studenti che hanno maggiore bisogno di supporto, ma lo abbiamo sempre fatto in modo passivo, cioè uno studente si iscrive e poi fa richiesta di aiuto economico perché le nostre rette sono costose" ha sottolineato il Rettore, spiegando che ora invece "con questa iniziativa vogliamo farlo in modo attivo". "Il messaggio che voglio lanciare è che la Bocconi non è l'università dei ricchi. O almeno non solo" ha spiegato Sironi , aggiungendo " Mi piace pensare alla Bocconi come un potente ascensore sociale".

Per quanto riguarda i criteri per l'acceso dei ragazzi "innanzitutto si vedrà la loro situazione economica di provenienza in base all'Isee", ma "in secondo luogo che ci sia in loro del potenziale: non devono per forza essere studenti eccezionali, ma devono superare una soglia per dimostrare di poter fare gli studi qui da noi. Cerchiamo giovani svegli e determinati". Per l'inizio del progetto in quest'anno accademico  solo due ragazzi sono stati accolti dalla Bocconi, "ma si tratta di una sperimentazione che vogliamo ampliare per arrivare a numeri molto più grandi nei prossimi anni" ha assicurato il Rettore.

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