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Baltimora, scontri durante manifestazione per la morte dell’afroamericano Gray

La proteste per la morte del 25enne nero, Freddie Gray, per le fratture riportate dopo l’arresto, è sfociata in scontri fuori dallo stadio di baseball. 34 persone arrestate.
A cura di B. C.
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34 persone sono state arrestate nelle violente proteste esplose a Baltimora a seguito della morte del venticinquenne afroamericano Freddie Gray, avvenuta ad una settimana dal suo arresto. Almeno un migliaio di persone si era radunato di fronte al Comune per una manifestazione dagli intenti pacifici, ma dopo poco alcuni partecipanti si sono diretti verso lo stadio di baseball Camden Yards, dove si svolgeva la partita Baltimore Orioles-Boston Red Sox game. I dimostrati hanno cominciato a lanciare bottiglie e immondizia contro la polizia, ritenuta responsabile della morte del ragazzo, in particolare per non avergli prestato cure mediche. Peraltro un'indagine del Baltimore Sun ha rivelato Gray non sarebbe stato arrestato "senza l'uso della forza", come dichiarato dagli agenti. “La mia famiglia chiede, potete tutti porre fine alle violenze. Freddie Gray non le avrebbe volute, non le vogliono la madre e il padre. La violenza non porta giustizia”, ha testimoniato la sorella della vittima in una conferenza stampa.

Gray, 25 anni, afroamericano, è morto per le gravi fratture cervicali una settimana una settimana dopo essere stato fermato lo scorso 12 aprile, al termine di un inseguimento a Baltimora West, uno dei quartieri più degradati della città. Va detto che il suo è solo l’ultimo nome di una lunga lista di persone di colore decedute in discussi incidenti con la polizia (Michael Brown a Ferguson, Eric Garnes a Staten Island, Walter Scott a North Charleston). Oggi si svolgeranno i funerali e la tensione aumenta.

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