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Ballottaggi elezioni comunali: il Pd perde Venezia, nuovo sindaco è Brugnaro

A farla da padrone in tutti i casi è stata l’astensione con meno di un elettore su due che si è recato effettivamente a votare.
A cura di Antonio Palma
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Certamente quella di ieri, con i ballottaggi delle elezioni comunali nelle città dove al primo turno nessuno dei candidati ha superato il 50% dei consensi, non è stata una giornata vincente per il Pd e per il centrosinistra in generale. I Democratici infatti hanno perso la sfida più importante, quella di Venezia, ma hanno dovuto cedere anche in altre città capoluogo di provincia come Arezzo e Matera, che passano al centrodestra, e Fermo e Nuoro che vanno ai candidati di due liste locali. La sfida politicamente più significativa cioè quella veneziana si è conclusa con la vittoria di Luigi Brugnaro, candidato del centrodestra che ha battuto il senatore Felice Casson, vincitore delle primarie del centrosinistra. A quest'ultimo non è bastato la netta vittoria con dieci punti di scarto ottenuti al primo turno. Ai ballottaggi delle elezioni comunali Brugnaro infatti si è affermato con il 53% contro il 47% dell'avversario.

In generale i risultati di questi ballottaggi per le elezioni comunali nei capoluoghi indicano il centrosinistra che strappa al centrodestra i comuni di Aosta, Mantova, e Trani e conferma i comuni di Trento, Bolzano, Lecco e Macerata. Il centrodestra come detto strappa al centrosinistra i comuni di Venezia, Arezzo e Matera, mentre conferma i sindaci di Andria, Chieti, Rovigo e Vibo Valentia. Le liste civiche invece strappano al centrosinistra i comuni di Fermo e Nuoro, in quest'ultimo caso dopo 20 anni di governo di centrosinistra, confermando invece i sindaci di Sanluri e Tempio Pausania. A farla da padrone però in tutti i casi è stata l'astensione visto che meno della metà degli aventi diritto sono andati effettivamente a votare. Tra i capoluogo solo a Matera e Chieti si è superato il 50% dei partecipanti al voto con il picco negativo di Trani fermo al 37%, mentre l'affluenza generale si è attestata al 47.1%. Ancora inferiore è stata la percentuale dei votanti in Sicilia dove però si vota anche oggi dalle 7 alle 15.

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