Attentati Parigi, arrestato un nono sospetto a Bruxelles: “E’ legato alla strage”

 Un uomo è stato fermato dalla polizia di Bruxelles in relazione agli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi. Si tratta della nona persona arrestata ed incriminata per il massacro in cui hanno perso la vita 130 innocenti, uccisi in sei attacchi. Lo hanno annunciato i procuratori federali belgi. Un portavoce dell’ufficio della procura ha spiegato che l’uomo – identificato come Abdoullah C., 30 anni (nato nel 1985), di nazionalità belga — telefonò varie volte ad Hasna Ait Boulachen, cugino della presunta “mente” degli attentati, Abdelhamid Abaaoud, tra il momento degli attentati e quando, cinque giorni dopo, i due morissero nell’irruzione della polizia a Saint Denis. Abdoullah C. sarebbe stato arrestato già due giorni fa, secondo il quotidiano belga DH, ma gli inquirenti hanno divulgato la notizia solo oggi per evitare di mettere in allerta potenziali complici, come ha spiegato oggi il portavoce.

Belgio, presenza militari estesa di un mese

Nel frattempo, la presenza dei militari a Bruxelles ed in altre città in Belgio è stata estesa di un altro mese, sino al 20 gennaio. Lo ha comunicato il consiglio dei ministri belga martedì 23 dicembre. Va però detto che il numero di soldati impiegati per vigilare luoghi pubblici e istituzioni scende a 700 unità, contro le 1.250 del momento di allerta massima di attacchi terroristici a Bruxelles una settimana dopo la strage a Parigi. Il livello di minaccia terroristica è infatti sceso a 3 su 4, ma l’Organismo di coordinamento per l’analisi della minaccia (Ocam) a breve farà una nuova valutazione della situazione in vista della riunione del Comitato strategico dell’intelligence e della sicurezza.