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Assenteisti, il Governo pensa a controlli medici affidati all’Inps

L’assenteismo di massa dei vigili romani a Capodanno ha dato il via alle modifiche delle regole del pubblico impiego: potrebbe essere l’Inps a controllare i certificati medici del settore pubblico.
A cura di Susanna Picone
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La vicenda dell'assenza da lavoro dell'83,5% dei vigili urbani romani la notte di Capodanno riaccende i riflettori sulla riforma della Pubblica amministrazione. Ben presto il caso romano si è trasformato, infatti, in un caso nazionale con lo stesso premier Matteo Renzi che ieri mattina, commentando la vicenda, ha assicurato che il Governo cambierà le regole. Sulla vicenda dei vigili assenteisti è intervenuta anche il ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia, che ha sottolineato: “Dobbiamo normalizzare la nostra amministrazione pubblica, chi fa bene deve essere premiato e chi fa male deve essere sanzionato”. Da quanto si apprende, per affrontare la questione ci sarebbe tra le ipotesi in campo l’affidamento esclusivo all’Inps della certificazione delle malattie anche nel Pubblico impiego. Già lo scorso aprile, durante un'audizione presso la commissione Affari sociali della Camera, il sottosegretario per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione Angelo Rughetti aveva anticipato questa misura: “Se ci deve essere un intervento normativo, esso dovrebbe attribuire la titolarità della funzione in modo esclusivo” all'Inps e “prevedere un'organizzazione stabile in questa materia”.

La stessa proposta lo scorso settembre è stata avanzata dai medici fiscali dell’Inps in occasione di una protesta davanti Montecitorio: “Chiediamo un contratto di lavoro a tempo indeterminato, in regime di convenzione. E, cosa fondamentale, l'unificazione dei controlli delle malattie, sia per i dipendenti pubblici che per quelli privati. Al momento, noi eseguiamo le visite solo nell'ambito del lavoro privato. Ai dipendenti pubblici ci pensano le Asl”. Fino ad oggi sono state appunto le Asl ad occuparsi dei certificati nel pubblico, mentre l’Istituto nazionale di previdenza si occupa delle verifiche nel privato. Tra le proposte anche quella di creare Commissioni specifiche che possano giudicare i singoli dipendenti e prendere in esame il possibile licenziamento.

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