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Antonella Lettieri: folla davanti alla caserma, ma carabinieri smentiscono nuovo arresto

Continuano le indagini sul caso della donna uccisa a Cirò Marina, in Calabria. Per ora solo una persona, Salvatore Fuscaldo, è in carcere perché sospettato dell’omicidio.
A cura di Susanna Picone
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Decine di persone che rimangono fino a tardi davanti alla caserma dei carabinieri e la voce insistente di un secondo arresto effettuato dai militari in merito all’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa quarantaduenne uccisa brutalmente nella sua casa di Cirò Marina la sera dell’8 marzo. È quanto accaduto nelle ultime ore presso il comune calabrese, dove proseguono senza sosta le indagini sull’omicidio della donna. Ma alla fine i carabinieri hanno smentito le voci circolate di un nuovo fermo per il delitto di Antonella. In carcere, sospettato di aver barbaramente ammazzato la quarantaduenne, c’è dunque solo Salvatore Fuscaldo, il vicino di casa della donna arrestato una settimana fa. Fuscaldo, da parte sua, continua a negare qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio di Cirò Marina ma sono diversi, finora, gli elementi raccolti dagli inquirenti che sembrano smentirlo. Dal portachiavi trovato sotto il cadavere della donna alla trapunta sporca di sangue ritrovata in una zona frequentata dal sospettato. E ancora, secondo quanto ricostruisce oggi La Gazzetta del Sud, le campagne di Cirò Marina hanno restituito nelle ultime ore altri elementi che potrebbero essere legati al delitto della Lettieri.

Diversi elementi contro il sospettato – Da giorni in quelle campagne gli investigatori sono a caccia di elementi che possano portare a definire il percorso seguito dall’assassino di Antonella Lettieri dopo l’omicidio, probabilmente per disfarsi dell’arma del delitto che ancora non è stata ritrovata. E dopo la trapunta, nelle campagne sarebbero stati trovati anche un paio di scarponcini sportivi da cacciatore che presentano macchie di sangue. Per accertare chi li abbia indossati saranno eseguite le prove del dna ma, secondo quanto si apprende da ambienti investigativi, ci sarebbero già degli elementi che non giocano a favore di Fuscaldo. Quel modello di scarpe sarebbe infatti in uso tra i cacciatori e Fuscaldo, che è un appassionato di caccia al cinghiale, ne calza un paio identico in una foto apparsa su Facebook. Inoltre anche il numero sarebbe lo stesso del sospettato.

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