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Anche la Svizzera dice addio al nucleare

Gli svizzeri approvano con un referendum il programma “Strategia energetica 2050”, che prevede la rinuncia graduale all’energia nucleare.
A cura di Redazione
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Centrale nucleare - repertorio
Centrale nucleare – repertorio

Con circa il 58% dei voti i cittadini svizzeri hanno approvato il piano “Strategia energetica 2050”, che prevede il graduale abbandono dell’energia nucleare, in favore di rinnovabili ed energie alternative. Si tratta di un piano approvato dal Governo, per il quale l’opposizione aveva lanciato un referendum, che aveva trovato l’appoggio delle imprese e di alcune cordate che operano nel campo dell’industria e del commercio.

Tra le norme, vi è lo spegnimento progressivo di quattro centrali nucleari e lo stop alla costruzione di nuovi impianti, in favore di investimenti nel campo delle energie rinnovabili. Strategia Energetica 2050 punta anche a minimizzare l’impatto dei combustibili fossili nell’economia svizzera, prevedendo il miglioramento energetico delle abitazioni, l’ecosostenibilità delle nuove costruzioni e l’efficientamento energetico globale degli edifici pubblici.

Vale la pena di ricordare come, solo pochi mesi fa, i cittadini avevano invece bocciato un referendum dei verdi che puntava a chiudere le centrali entro il 2029. In questo caso, invece, siamo di fronte a un piano organico, che non fissa limiti temporali per la chiusura delle singole centrali, ma che punta a minimizzare gli impatti negativi della rinuncia al nucleare, attraverso una sostituzione graduale con le energie rinnovabili.

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