Paralimpiadi, Italia da record: 39 medaglie e nono posto in classifica
Giù il sipario. Anche le Paralimpiadi di Rio de Janeiro si sono concluse. Appuntamento al 2020 a Tokyo per rivedere tutti gli atleti che oggi hanno fatto grande lo sport. Tra di loro ci sono stati anche gli azzurri mai così bravi a conquistare medaglie e a salire gradini del medagliere olimpico. In totale la spedizione italiana ha totalizzato 39 podi, un record: mai da 44 anni a questa parte si era riusciti ad ottenere tanto e rispetto a Londra 2012 c'è stato un incremento di 11 medaglie complessive.
39 medaglie conquistate a Rio: 10 ori, 14 argenti e 15 bronzi. Tanto c'è voluto perché l'Italia entrasse di prepotenza nella top ten della classifica generale, al nono posto. Un'impresa epocale che dimostra quanto anche il movimento paralimpico azzurro stia crescendo a vista d'occhio.
A trascinare la spedizione azzurra è stato il nuoto, con ben tredici podi in totale. Primo tra i primi l'irraggiungibile Federico Morlacchi che si è messo al collo ben quattro medaglie olimpiche. Dietro alle gioie della vasca c'è stata anche la scherma, con la giovane campionessa Bebe Vio in copertina, capace di vincere nell'individuale e di trascinare al bronzo la squadra azzurra. Poi l'atletica, dove Martina Caironi e Assunta Legnante hanno dettato legge.
Risultati incredibili provenienti anche dal ciclismo, dove la leggenda è il 50enne Alex Zanardi che si è guadagnato per l'ennesima volta i riflettori col trionfo individuale e di squadra. E' stato lui l'unico atleta azzurro a mettersi al collo due ori entrando nella leggenda dello sport non solo italiano.
Grandissima e ovvia la soddisfazione del presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Luca Pancalli che ha voluto elogiare tutta la spedizione azzurra: "Fornendo una percezione della disabilità completamente diversa aiutiamo il Paese a crescere. Le 39 medaglie vinte sono il risultato migliore degli ultimi 20 anni. Sono le conquiste alle paralimpiadi a ‘riabilitare' la società, non il contrario". E adesso si lavora già per arrivare a Tokyo 2020 ancora più forti.
