8 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Alfano: “La spending review non prevede tagli alla sicurezza”

Il ministro degli Interni: “Con i sindacati delle forze dell’ordine sono stato chiaro: sulla sicurezza non arretrerò di un millimetro. Non sono previsti tagli, anzi procederemo alla riorganizzazione dei servizi per dare maggiore efficienza al sistema sicurezza”.
A cura di D. F.
8 CONDIVISIONI
Immagine

Usa toni minacciosi il ministro degli Interni Angelino Alfano nei confronti dei No Tav. Il leader del Nuovo Centrodestra ha infatti twittato: "Ho promosso norma che equipara accesso a cantieri Tav a zone militari, inasprendo pene. Per aziende colpite, previsti tutele e risarcimenti". L'affermazione del ministro è destinata a innescare nuove polemiche, anche perché notoriamente la Val di Susa è un territorio altamente militarizzato e la presenza di uomini delle forze dell'ordine è tutt'altro che scarsa. Alfano vuole dunque inasprire le pene per coloro che vengono sorpresi nel tentativo di sabotare i lavori. "Non si può intimidire lo Stato, che è più forte di chi vuole impedire le applicazioni delle sue decisioni”, ha ribadito su twitter il ministro, che ha aggiunto "sono stato in Val di Susa per sostenere le forze dell'ordine. Quando le grandi opere sono state decise, vanno realizzate". 

In realtà risale a qualche mese fa la decisione del Viminale di inviare a Chiomonte, località dove si sta realizzando il tunnel geognostico, ben 200 militari, in aggiunta a quelli già dislocati. Recitava una nota del settembre scorso: "Dopo un'approfondita analisi delle manifestazioni di protesta e dei recenti episodi di danneggiamento a carico di alcune imprese, legati alla realizzazione della Tav Torino-Lione, il Comitato, nell'evidenziare la necessità di tenere alto il livello di attenzione e vigilanza, ha deliberato, attraverso una rimodulazione del Piano di impiego dei militari nel controllo degli obiettivi a rischio, l'invio di ulteriori 200 unità per le esigenze di sicurezza del cantiere TAV in Val di Susa”. Oggi, inoltre, in un'intervista al Gazzettino Alfano ha spiegato che la spending review non prevede tagli alla sicurezza: "Con i sindacati delle forze dell'ordine sono stato chiaro: sulla sicurezza non arretrerò di un millimetro. Non sono previsti tagli, anzi procederemo alla riorganizzazione dei servizi per dare maggiore efficienza al sistema sicurezza".  Poi ha rilanciato: "In concreto, nella Legge di Stabilità 2014 abbiamo previsto 700 milioni in più per le forze dell'ordine, un'eccezione al blocco del turnover del 55% e l'impiego di tutto il ‘fondo unico giustizia' di pertinenza del ministero da destinare ai ‘poliziotti di trincea', non certo per dirigenti o alti gradi".

8 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views