Xylella: ambientalisti non fermano le ruspe, in Puglia tagliati i primi alberi malati
Nonostante i numerosi appelli di diverse sigle e collettivi e i sit-in di protesta, gli ambientalisti non sono riusciti fermare le ruspe in Puglia dove oggi sono stati abbattuti i primi alberi di ulivo malati a causa del batterio Xylella. Non sono mancati momenti di tensione quando sul posto, in contrada Frascata, ad Oria nel Brindisino, sono giunti i forestali della Regione Puglia con le ruspe per l'eradicazione delle prime sette piante trovate infette. L'eradicazione delle piante è prevista dal piano per il contenimento della cosiddetta peste degli ulivi voluto dal commissario Silletti, che però viene fortemente contestato dagli ambientalisti. Al grido di "I nostri alberi non si toccano" una cinquantina di manifestanti hanno cercato i tutti i modi di fermare le ruspe, anche posizionandosi sui cingolati e salendo sugli alberi, ma alla fine si sono dovuti arrendere. Appena si sono accorti dell'abbattimento, gli attivisti hanno cominciato ad inveire contro gli operai e le Forze dell'ordine che presidiano la zona, ed hanno sbattuto le mani contro la recinzione che li separa dal fondo.
La zona è fortemente presidiata dalle Forze dell'ordine, ma fortunatamente non vi è stato alcun contatto fisico e le proteste si sono limitate a slogan e qualche insulto. Ad ogni modo il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha deciso di inviare nei campi agenti di rinforzo per controllare le proteste. "Bisogna fermare la strage. Non si possono uccidere ulivi secolari" dicono gli ambientalisti, che hanno parlato anche con il commissario prefettizio di Oria, che è giunto sul posto per verificare la situazione". Sul posto anche alcuni proprietari degli uliveti da cui inizierà il piano contro l'emergenza Xylella. Le operazioni andranno avanti anche domani quando sarà completata la bruciatura delle ramaglie e la pulizia dei terreni.
