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Una bimba usa linguaggio dei segni per parlare con i nonni sordi: “Sta provando a comunicare”

Una madre americana ha pubblicato un video virale che mostrava la figlia mentre provava a interagire con i nonni non udenti: “la mia bambina balbettava usando la lingua dei segni”
A cura di Niccolò De Rosa
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Bebè usa linguaggio dei segni

Una bimba di appena cinque mesi ha provato a comunicare con i propri nonni non udenti imitando il loro linguaggio dei segni. A riprendere la scena è stata la mamma della piccola, Mara McCullough, che poi ha postato il video su TikTok per condividere la propria gioia nel vedere la figlioletta intenta a stabilire un legame così forte con i propri nonni.

Nella clip diventata rapidamente virale, la piccola mostra infatti un grande interesse per la particolare gestualità adottata dai nonni, i quali le si rivolgono utilizzando l'American Sign Language, l'equivalente statunitense della LIS, la Lingua Italiana dei Segni, per formulare le classiche interazioni tipiche del baby talk, il linguaggio usato dagli adulti per rivolgersi ai bambini piccoli.

"Wow, che cosa interessante"; "Hai schiacciato proprio un bel pisolino"; "Che storia interessante!".

Di fronte a simili sollecitazioni, la bimba cambia espressione facciale, emette vocalizzi e agita le braccia in un abbozzato tentativo di replicare agli stimoli con il medesimo registro comunicativo.

"È quasi impossibile per me credere che la mia bambina, che non ha nemmeno sei mesi, stia iniziando a comunicare con noi" ha raccontato al sito Newsweek McCullough, che già qualche settimana fa aveva pubblicato sui propri profili un altro video nel quale si poteva osservare un primo approccio da parte del nonno. Un tentativo che a quanto pare è riuscito a catturare l'attenzione e la curiosità della nipotina.

I bimbi piccoli infatti agiscono e imparano per imitazione e come dimostrato da uno studio pubblicato nel 2009 sulla rivista ProQuest, il linguaggio dei segni può essere appreso dai bebè ancora prima dell'uso della parola. Il cervello dei bimbi infatti trova molto più semplice ed immediato replicare gesti e movimenti piuttosto che imparare ad articolare i propri vocalizzi per ottenere messaggi di senso compiuto.

"Riceviamo tanti commenti da parte degli spettatori che esprimono quanto i nostri video li emozionino. Penso che alcuni siano sorpresi da quanto sia complessa la lingua dei segni" ha commentato McCullough, sottolineando come sempre più genitori vorrebbero che questa modalità comunicativa venisse inclusa nei programmi scolastici standard fin dai primi anni.

Un'esigenza che condivisa dalla McCullough, anche perché ultimamente sui social si stanno moltiplicando i tutorial improvvisati da parte di persone che però non sembrano avere le competenze necessarie per insegnare un linguaggio dal ruolo sociale tanto delicato.

"Vorrei specificare  ai genitori che, se vogliono imparare la lingua dei segni, dovrebbero seguire contenuti video creati da persone sorde o da utenti nativi della lingua dei segni" ha spiegato. E sicuramente la figlia potrà contare su due esperti ed amorevoli insegnanti.

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